app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Lgs, neurologa Coppola: “Stabilire percorsi passaggio età adulta”

15 Novembre 2024

Roma, 15 nov. (Adnkronos Salute) – “Il passaggio dall’età pediatrica all’età adulta” dei pazienti con sindrome di Lennox-Gastaut (Lgs) “è un passaggio che definiamo ‘di transizione’ e che prevede il passaggio di consegne dalla cura in ambiente pediatrico a quella in ambiente adulto di pazienti molto complessi”. C’è il bisogno “di percorsi istituzionalizzati in cui la transizione segue un percorso che inizia nell’adolescenza, intorno ai 14-15 anni, con visite in ambulatorio in presenza del neuropsichiatra infantile, del neurologo e di altre figure professionali come lo psichiatra, il fisiatra, ma anche l’assistente sociale e lo psicologo”. Si tratta di un team che accompagni “il paziente a transitare verso l’ambiente dell’adulto”. Lo ha detto la neurologa Antonietta Coppola, coordinatrice Centro epilessia del Dipartimento di Neuroscienze, Scienze riproduttive ed odontostomatologiche dell’Aou Federico II di Napoli, in occasione dell’annuncio alla stampa, oggi a Milano, da Ucb, del via libera dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla rimborsabilità di fenfluramina per il trattamento della Lgs, una grave encefalopatia epilettica e dello sviluppo che insorge in età pediatrica e che colpisce circa un milione di persone nel mondo.

La transizione all’età adulta di queste persone “non è assolutamente semplice – sottolinea la specialista – soprattutto perché non esistono percorsi strutturati che permettono questo passaggio se non in realtà aneddotiche o in centri di riferimento. Il passaggio è reso ancora più difficile dal fatto che, mentre nell’età pediatrica c’è la figura del neuropsichiatra infantile, che per formazione è in grado di curare sia le crisi epilettiche che le disabilità cognitive e le problematiche di tipo comportamentale, nell’età adulta c’è il neurologo che ha sì una formazione per curare le crisi epilettiche, le disabilità cognitive, la riabilitazione, ma quando le problematiche comportamentali sono importanti ha bisogno di un collega psichiatra che possa supportarlo”.

Purtroppo “non esiste una rete” che “nello stesso ambiente” metta “a disposizione lo psichiatra, il fisiatra, lo specialista dell’alimentazione – sottolinea Coppola – La possibilità di costruire la rete è demandata al neurologo stesso che, magari con delle conoscenze personali, ma anche con una volontà non da poco, è in grado di costruire una rete di colleghi professionisti che prendano in cura il paziente con un approccio olistico che veda a 360 gradi quella che è una sindrome che”, come dice la parola, “è un insieme di tanti sintomi. Dobbiamo assolutamente considerarli tutti”, conclude.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Lega del Filo d’Oro, da 60 anni al fianco delle persone sordocieche

24 Dicembre 2024
Roma, 24 dic. (Adnkronos Salute) – Dal 1964 la Lega del Filo d’Oro si occupa e si preoccupa di un…

Salute, nei centri Marilab aromaterapia e filodiffusione per benessere emotivo e psicologico

23 Dicembre 2024
Roma, 23 dic. (Adnkronos) – “Il benessere dei pazienti è una priorità assoluta per Marilab, che s…

Usa, team Trump punta ad uscire da Oms dal primo giorno

23 Dicembre 2024
Roma, 23 dic. (Adnkronos Salute) – Il team di transizione di Donald Trump sta spingendo per far u…

Natale, nutrizionista: “Tra un cenone e l’altro sì ad avanzi ma ‘programmati’”

23 Dicembre 2024
Roma, 23 dic. (Adnkronos Salute) – Come ogni anno le feste natalizie, già cominciate con cene e a…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI