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Medici emergenza, ‘senza gettonisti pronto soccorso nel caos’

9 Ottobre 2023

Roma, 9 ott. (Adnkronos Salute) – “La definizione di medici ‘gettonisti’ va chiarita: ci sono i colleghi che lavorano per le cooperative e ci sono poi i medici, dipendenti delle strutture, che si offrono per supportare le attività. Quindi due discorsi abbastanza diversi. La questione che ha evidenziato il ministro della Salute Schillaci, e su cui ritorna spesso, ha un punto di caduta: se togliamo i ‘gettonisti’, come copriamo le carenze nei pronto soccorso? Dal momento che gli incentivi economici per lavorarci non stanno funzionando, c’è già un debito orario da parte dei medici e c’è una riflessione da fare, oggi i giovani laureati danno più peso anche alla vita sociale e privata”. A fare il punto per l’Adnkronos Salute è Biagio Epifani, presidente della Simeu, Società italiana Medicina emergenza urgenza (Simeu) del Veneto.

“Invece di dare un ultimatum alle Regioni” sul tema dei gettonisti come ha fatto il ministro della Salute, “sarebbe più corretto capire bene il problema. E’ finita l’epoca di chi entrava in ospedale e ci rimaneva H24 tutta la vita, oggi chi arriva vuole sapere a cosa va incontro e dà un peso diverso al lavoro”, rimarca Epifani. Ma chi sono i medici gettonisti? “Sono medici che lavorano da anni come liberi professionisti, ci sono colleghi che arrivano da ambienti militari, chi lavora a partita Iva, è chiaro che l’orientamento è quello di guadagnare di più – risponde – ma è tutto sotto la luce del sole. Certo, non sono le cifre apparse sui giornali, non sono mille euro al giorno, ma molto meno visto che è la cooperativa che ha l’appalto e l’ospedale paga la società che poi paga il medico. Chi dirige il pronto soccorso può fare anche una selezione, si può non accettare, ad esempio, i medici over 70 che vengono proposti”.

Ma ci sono alternative ai gettonisti? Come si risolvono i ‘buchi’ di personale nei pronto soccorso? “La Simeu in Veneto ha trovato una certa sensibilità da parte dei colleghi all’incentivo dei 100 euro per il turno in pronto soccorso – risponde Epifani – Ma devi trovare una certa disponibilità soprattutto dei giovani e di chi ancora non ha una famiglia, che può darti del tempo in più rispetto all’orario. Il problema delle cooperative si risolve quando saranno coperti i deficit di personale. A oggi i direttore dei pronto soccorso hanno necessità dei gettonisti, ma questa scelta si può fare anche mettendo dei paletti sull’età e non esagerando nella quantità”.

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