Medici famiglia, ‘indelebile ricordo colleghi morti per assicurare cure’
Roma, 18 mar. (Adnkronos Salute) – “Anche se sono trascorsi quattro anni, per tutti noi resta vivo” e indelebile “il ricordo di quei mesi. Così come è vivo il ricordo dei colleghi che hanno sacrificato la propria vita pur di non far mancare assistenza a pazienti che, altrimenti, sarebbero restati soli”. Così Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, torna ai giorni più bui della pandemia nella Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid. E sottolinea l’impegno, politico e pratico, per i riconoscimenti economici agli eredi dei medici di famiglia deceduti.
“In quei mesi difficilissimi il contatto con il proprio medico di famiglia era l’unica luce per tante famiglie giustamente disperate. E per quanto tutto questo oggi possa sembrare un lontano ricordo, non sarebbe giusto dimenticare che è anche grazie ai tanti medici di medicina generale che tante vite si sono salvate. Nel solco di questa precisa scelta di fare tesoro del sacrificio di moltissimi colleghi, Fimmg – in occasione della discussione per il rinnovo dell’Accordo collettivo nazionale 2019-2021 – si è spesa e si spenderà ancora se necessario per garantire il riconoscimento degli arretrati a partire dal 2019 anche ai familiari dei medici che hanno perso la vita a causa del contagio da Covid-19”.
“Anche per questo è essenziale che si arrivi prestissimo all’adozione dell’Atto di intesa in Conferenza Stato-Regioni che renderà operativo il nuovo Accordo”, aggiunge Scotti. “E’ qualcosa – conclude – che dobbiamo alla categoria tutta, che continua a spendersi con enorme sacrificio per sostenere un sistema sanitario pubblico efficace, ma anche a chi oggi non c’è più”. Per evitare che al dolore di una perdita si debba aggiungere anche un dolore burocratico, Fimmg ha già allertando tutte le segreterie provinciali, che saranno a disposizione degli eredi per offrire loro assistenza anche sotto il profilo amministrativo nel rapporto con le Asl che dovranno riconoscere e versare il dovuto.
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