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Medicina: vitiligine, task force dermatologi per registro e nuove linee guida

27 Aprile 2023

Milano, 27 apr. (Adnkronos Salute) – Dai dermatologi Sidemast una task force per la vitiligine, una malattia per la quale sono in arrivo i primi farmaci mirati. “La Sidemast ha dato quindi origine a una task force che punterà anche alla creazione di un registro per acquisire sempre più dati che ci permetteranno di rivedere anche le linee guida ad oggi inesistenti”, afferma Mauro Picardo della Unicamillus International University, coordinatore della task force istituita dalla Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse. “Così potremo confrontarci con gruppi di studio a livello internazionale – sottolinea – incrementeremo le sperimentazioni e il follow-up, e aumenteremo il livello di conoscenza della patologia e quindi le prospettive terapeutiche”.

La vitiligine viene definito un disordine acquisito cronico della pigmentazione – spiegano i dermatologi – caratterizzato da chiazze bianche che più frequentemente si presentano intorno a bocca e occhi, su collo, mani e pieghe cutanee, ma che possono comparire in ogni area del corpo. E’ una malattia poligenica non contagiosa, dalla patogenesi complessa perché associa difetti cutanei intrinseci, fattori scatenanti e l’attivazione autoimmune che porta alla perdita di melanociti, distrutti dall’attacco che l’organismo rivolge contro se stesso. Alla vitiligine sono spesso associate comorbidità come problemi di tiroide, diabete, alopecia aerata, anemia perniciosa e sindrome metabolica. L’impatto psicologico sulla qualità della vita è molto elevato e può indurre anche un forte stato depressivo nel paziente.

Si tratta della terza grande patologia cutanea infiammatoria in termini di diffusione, assieme alla psoriasi e alla dermatite atopica. La prevalenza è stimata tra lo 0,5% e il 2% della popolazione generale, un dato che può arrivare fino all’8% in alcune aree geografiche come in regioni dell’India, probabilmente per matrimoni tra consanguinei o fattori ambientali. In Italia la prevalenza si attesta intorno all’1%. Una storia familiare si riscontra nel 25-30% dei pazienti e in genere è associata a una comparsa più precoce delle manifestazioni. Questo sottolinea il substrato genetico della malattia, che non equivale alla sua trasmissibilità – precisa la Sidemast – ma solo alla predisposizione a un eventuale sviluppo. Per la comparsa delle manifestazioni giocano un ruolo importante (20% circa) anche fattori ambientali tra cui inquinamento, stress fisici, ambientali e psicosociali, che sono coinvolti anche nella progressione delle manifestazioni. La malattia esordisce in modo subdolo, veloce e silenzioso in genere prima dei 30 anni. Non lancia segnali e, quando si manifesta, spesso è tardi per arrestarla. Ecco perché la diagnosi precoce è fondamentale per bloccarne la progressione e facilitare la ricomparsa dei melanociti, puntualizzano gli specialisti.

La Sidemast rivolge 8 raccomandazioni ai pazienti: 1) Rivolgersi subito al dermatologo appena compaiono le chiazze bianche perché, se correttamente impostata, una terapia precoce della vitiligine ha buone probabilità di arrestarne l’evoluzione. Ai suoi esordi, infatti, si può intervenire anche con i farmaci attualmente in commercio – i corticosteroidi orali – che nella maggior parte dei casi ne arrestano lo sviluppo; 2) Assumere uno stile di vita salutare perché anche la vitiligine, come altre malattie infiammatorie, è spesso associata alla sindrome metabolica; 3) Smettere di fumare; 4) Evitare squilibri alimentari che possano aggravare la situazione metabolica. Senza un buon metabolismo non si può immaginare una buona rigenerazione cellulare.

Ancora: 5) Assumere molta frutta e verdura contenente antiossidanti. Lo stress ossidativo favorisce infatti la scomparsa dei melanociti. Gli antiossidanti aiutano a diminuire la diffusione della manifestazione o a migliorare la risposta ai trattamenti. Preferire frutta e verdura agli integratori perché l’organismo utilizza meglio gli antiossidanti se assunti con gli alimenti; 6) In caso di familiarità, disinfettare le piccole lesioni e trattarle subito con cortisonici per evitare la comparsa di macchie bianche; 7) Sempre in caso di familiarità, evitare che i ragazzi pratichino sport violenti o di contatto. Invece di calcio e boxe, preferire nuoto o tennis per evitare traumi frequenti; 8) Mantenere la pelle morbida e ben idratata riduce la possibilità di fenomeni infiammatori cutanei e diminuisce la possibilità di comparsa di chiazze bianche, aumentando l’effetto barriera della cute.

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