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Novartis partner delle associazioni pazienti per accesso all’innovazione

1 Aprile 2025

Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) – Ha preso il via il percorso di incontri del progetto ‘Partner per il futuro’, con protagoniste le associazioni pazienti, organizzato da Novartis Italia per contribuire a migliorare l’accesso all’innovazione in tutte le sue fasi, dalla ricerca alla presa in carico del paziente. Oltre 40 associazioni e portatori di interesse, in ambiti come l’oncologia, l’ematologia, il cardio-renale-metabolico, le neuroscienze e l’immunologia, sono intervenuti a Milano in un incontro per analizzare gap, opportunità e linee d’azione nel nuovo scenario europeo e italiano, con un focus sul tema dell’Health Technology Assessment (Hta), alla luce del nuovo regolamento europeo Hta, entrato in vigore a gennaio 2025, e la legge di Bilancio 2025. Per agire con efficacia le associazioni evidenziano il bisogno di informazioni chiare e tempestive sui processi di partecipazione, e la necessità di strumenti tecnici adeguati alla raccolta e all’elaborazione di dati sanitari real-world, oltre all’importanza di fare rete per realizzare una visione comune.

“Ci troviamo in un momento storico cruciale in cui le novità normative e i cambiamenti degli ultimi mesi dovranno trovare applicazione pratica, per realizzare una nuova forma di partecipazione, informata e competente, in grado di affrontare uno scenario sempre più complesso – afferma Federico Spandonaro, professore all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e presidente del Centro per la ricerca economica applicata (Crea) – La grande sfida per le associazioni pazienti è quella di riuscire da un lato a esercitare una visione sul futuro, dall’altro a mettere a disposizione del sistema salute informazioni e nuovi dati fondamentali per rispondere a esigenze di efficienza e di equità”.

In primo piano – riporta una nota – sono emerse la necessità di informazione e di formazione, ma soprattutto il valore della collaborazione. Durante l’incontro le associazioni coinvolte hanno lavorato, insieme a Novartis, alla definizione di aree di intervento comuni, ma anche alla condivisione di esperienze ed esempi virtuosi di collaborazione pubblico-privato con i diversi attori del sistema salute. Il risultato è una roadmap di azioni condivise che evidenziano la volontà di mettere in primo piano i bisogni dei pazienti.

I prossimi appuntamenti continueranno il percorso di collaborazione, in linea con l’impegno di Novartis Italia, come commenta Chiara Gnocchi, Country Communication & Patient Advocacy Head di Novartis Italia. “Il nostro impegno al fianco delle associazioni pazienti ha radici lontane – sottolinea – e abbraccia i molteplici bisogni di chi affronta la difficile esperienza della malattia e, come tale, ha una prospettiva unica sul valore dell’innovazione. Essere ‘Partner per il futuro’ significa per Novartis agire al fianco di tutti gli attori del sistema salute, per reimmaginare insieme la sanità del futuro. Questo percorso, insieme alle associazioni pazienti, vuole contribuire a un cambiamento positivo, per avvicinare l’innovazione a chi ne ha bisogno, secondo principi di equità e tempestività. L’incontro ha fatto emergere entusiasmo e partecipazione, ma soprattutto la determinazione comune a realizzare una nuova visione verso il futuro”.

Il percorso rientra nell’ambito del progetto ‘Partner per il futuro’, avviato nel 2023 su iniziativa di Novartis per contribuire all’evoluzione del Servizio sanitario nazionale. L’iniziativa esprime l’impegno dell’azienda per il Paese, non solo sul fronte della ricerca medico-scientifica – è la prima azienda per studi clinici in Italia, con oltre 55 milioni di euro di investimenti ogni anno e oltre 200 studi clinici nel 2024 – e della produzione – con investimenti pari a 350 milioni di euro nel triennio 2023-2025, volti al rafforzamento dei due hub di innovazione a Ivrea e Torre Annunziata – ma anche attraverso collaborazioni attive sia a livello nazionale che con diverse Regioni italiane e con tutti gli attori del sistema salute, dalla comunità medico-scientifica a quella dei pazienti, fino alle istituzioni, per favorire l’emergere di nuovi modelli di medicina basata sul valore e migliorare l’accesso all’innovazione.

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