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Pasinelli (Fond. Diasorin): “Nostro obiettivo è creare cultura e cittadinanza scientifica con i giovani”

29 Maggio 2025

Roma, 29 mag. – (Adnkronos) – “Questo è il momento finale di un concorso che ha visto coinvolte 140 scuole su tutta Italia. La selezione di questi progetti è stata durissima, sono rimasti 8 finalisti su 140: si può comprendere come per questi ragazzi e queste scuole che presentano il progetto si tratti di una vera e propria finale olimpica”. Così Francesca Pasinelli, presidente della Fondazione Diasorin, ha commentato la finale del concorso per le scuole Mad for Science, giunto alla nona edizione, ospitata alle Officine Grandi Riparazioni di Torino.

“Qui sono tutte eccellenze che si giocano il premio su differenze veramente minime, il ché rende il lavoro della giuria particolarmente difficile, noi vorremmo idealmente dare una medaglia a tutti. Però è proprio questa una delle cose che imparano i ragazzi: – continua Pasinelli – che le medaglie sono sempre tre, che quindi la competizione alla fine è inevitabile e forse necessaria per selezionare nel tempo le eccellenze, e che l’essere arrivati fin qui è stato un percorso formativo molto importante e arricchente ed è di per sé un premio”.

“Le ragioni per cui si arriva a otto finalisti sono molteplici – precisa Pasinelli – Innanzitutto l’idea: come i ragazzi hanno saputo individuare un progetto scientifico, l’articolazione poi dell’idea e del progetto, quindi lo sviluppo del progetto, tutti i progetti sperimentali proposti vengono spalmati nell’arco dei cinque anni delle scuole superiori come strumento didattico. Poi vi sono le interazioni col territorio, perché queste idee nascono sì all’interno delle scuole ma poi si confrontano con le realtà di ricerca e imprenditoriali presenti sul territorio, e questo è un altro elemento di ricchezza del progetto. Successivamente, l’esposizione: come hanno saputo scrivere il progetto e poi esporlo davanti a un pubblico che è sì generoso ma anche critico, la giuria pone loro domande non semplicissime, alle quali non erano preparati, nel senso che sono domande a cui devono rispondere estemporaneamente. Devo dire – prosegue – che i ragazzi ci stanno dimostrando che esiste nel nostro paese tanto valore, peraltro diffuso in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, e tanta speranza perché questa è l’Italia di domani, queste sono le generazioni future. Vedere dei ragazzi giovani così impegnati, già così competenti e così motivati, per noi è motivo di grande soddisfazione”.

“Questa è la nona edizione, quindi è un impegno che si sta consolidando – è il bilancio della presidente Pasinelli – Abbiamo ormai un numero elevato di scuole che hanno vinto il premio in tutti questi anni e che si stanno anche aggregando come rete di scuole in modo da poter condividere esperienze, idee, miglioramenti. Tra l’altro Mad for Science non si esaurisce qui, durante tutto l’anno comprende attività di formazione degli insegnanti sia in laboratorio che attraverso la messa a disposizione di scienziati che tengono seminari sulle ultime tendenze della ricerca, oltre a occasioni di incontro e condivisione. Successivamente vengono messi in comune i protocolli di lavoro in modo che ciò che viene realizzato in una scuola possa essere utilizzato altrove. Si tratta, insomma, di un progetto che sta cominciando ad avere una dimensione, una strutturazione, e che vuole essere non solo importante ma veramente utile e fortemente contributivo per il Paese”.

“Come diciamo sempre, l’obiettivo è quello di avvicinare i ragazzi alla scienza nella convinzione che fare ricerca la faccia amare di più che solo studiarla sui libri. Attraverso questo progetto non si costruiscono solo nuovi scienziati, l’obiettivo principale è costituire una vera cultura e una cittadinanza scientifica. Noi siamo certi, come dice il logo di quest’anno, ‘passione per la scienza, passione per la vita’, che una sviluppare una comunità che condivida l’idea che attraverso la scienza si crea innovazione a beneficio della società e che il metodo scientifico ha una sua forza che non deve essere disattesa attraverso il ricorso a pensieri miracolistici e fake news sarebbe già uno straordinario risultato”, conclude Pasinelli.

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