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Procopio (Int): “Con radioligandi teragnostica in cancro prostata avanzato”

4 Febbraio 2025

Roma, 4 feb. (Adnkronos Salute) – “La terapia con radioligandi non solo vede l’accesso e l’ingresso della teragnostica nel carcinoma della prostata ma rappresenta una svolta per i pazienti con la forma avanzata. Vuol dire che identifichiamo dei bersagli attraverso una diagnostica, un’imaging sofisticata e su questi bersagli andiamo a definire un percorso di cura mirato e personalizzato che è basato sull’impiego di radioisotopi che agiscono su degli antigeni di membrana che sono espressi sulla superficie delle cellule di tumore della prostata. I vantaggi sono diversi: per il clinico quello di poter utilizzare un meccanismo di azione diverso e una medicina di precisione, per il paziente il vantaggio è l’efficacia antitumorale già dimostrata e validata in molteplici studi clinici. Quindi ha un impatto sul tumore, sul rallentamento della malattia, sul controllo dei sintomi, sulla sopravvivenza globale e sulla qualità di vita del paziente”. Lo ha detto all’Adnkronos Salute Giuseppe Procopio, responsabile dell’Oncologia Medica Genitourinaria presso la Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori di Milano, commentando l’ammissione alla rimborsabilità da parte di Aifa alla terapia Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan, il primo radioligando per cancro alla prostata metastatico resistente alla castrazione.

“Questa terapia colpisce selettivamente le cellule tumorali che esprimono sulla superficie il recettore Psma, presente in oltre l’80% dei pazienti con malattia metastatica – sottolinea Procopio – Lo studio clinico di fase 3 (Vision) ha dimostrato una riduzione del 38% del rischio di morte rispetto al miglior standard di cura. Lutetium (177Lu) rappresenta una soluzione terapeutica importante che può migliorare significativamente sia la qualità che l’aspettativa di vita dei pazienti, aprendo nuove opportunità terapeutiche. Quindi l’arrivo di Lutetium (177Lu) sarà un sensibile passo avanti nel tentativo di cronicizzare la malattia oncologica avanzata”.

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