Ricerca: da Ue 636 mln a giovani talenti, Italia seconda per premiati
Milano, 22 nov. (Adnkronos Salute) – Dall’Ue un finanziamento complessivo di 636 milioni di euro per 408 talenti emergenti della scienza. Sono stati assegnati oggi gli Starting grant del Consiglio europeo della ricerca (Erc). I fondi, che fanno parte del programma Horizon Europe, “aiuteranno eccellenti giovani scienziati, che hanno da 2 a 7 anni di esperienza post dottorato, a lanciare i propri progetti, formare i propri team e perseguire le loro idee più promettenti”, spiegano dall’European Research Council. L’Italia spicca per numero di ricercatori premiati: è infatti al secondo posto dopo la Germania perché tra i vincitori del bando, che sono cittadini di 46 Paesi, i cervelli tricolore sono 41. I tedeschi sono 70. Alle spalle degli italiani gli israeliani (30) e gli olandesi (28).
Ma diverso è il quadro se si guarda ai grant assegnati divisi per i Paesi che ospiteranno i progetti. L’Italia in questa classifica scivola al sesto posto (con meno di 30 grant ospitati in centri di ricerca e istituzioni scientifiche della Penisola).
I vincitori ddel bando Erc hanno proposto di realizzare i loro studi in università e centri di 26 Paesi in tutta Europa. Prima anche su questo fronte la Germania (81 progetti), seguita da Regno Unito (70), Paesi Bassi (40) e Francia (39).
“Siamo orgogliosi di consentire ai ricercatori più giovani di seguire la loro curiosità – commenta Mariya Gabriel, commissario europeo per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani – I nuovi vincitori portano un notevole patrimonio di idee scientifiche, approfondiranno le nostre conoscenze e alcuni hanno già in vista applicazioni pratiche”.
Sono un “nuovo gruppo di menti brillanti all’inizio della loro carriera, pronte a portare la loro ricerca a nuovi livelli – osserva Maria Leptin, presidente del Consiglio europeo della ricerca – L’Europa nel suo insieme, sia a livello nazionale che a livello comunitario, deve continuare a sostenere e potenziare i suoi promettenti talenti. Dobbiamo incoraggiare i giovani ricercatori a perseguire le loro idee scientifiche più ambiziose. Investire in loro e nella loro ricerca di frontiera significa investire nel nostro futuro”.
Le sovvenzioni saranno investite in progetti scientifici che abbracciano tutte le discipline della ricerca, dall’ingegneria alle scienze della vita e alle discipline umanistiche. E creeranno più di 2mila posti di lavoro per borsisti post-dottorato, dottorandi e altro personale nelle istituzioni ospitanti.
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