Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Salute, Murelli (Lega): “Sì a sportello psicologo a scuola”

21 Ottobre 2024

Roma, 21 ott. (Adnkronos Salute) – “Le malattie del cervello sono la prima causa di disabilità e la seconda causa di morte dopo le patologi cardiovascolari. Dopo il Covid i disturbi mentali sono aumentati, soprattutto nella fascia dei giovani, quindi dobbiamo attivarci, soprattutto ascoltando. C’è un bellissimo progetto dal nome ‘Mi vedete’ che ascolta i ragazzi e cerca di coinvolgerli direttamente all’interno delle attività scolastiche. E’ emerso che per questi ragazzi è importante avere lo sportello dello psicologo nelle scuole, cosa che gli istituti superiori stanno già facendo tramite il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca. Ma per loro è importante avere anche un educatore, una figura terza, che li coinvolga direttamente e che li ascolti quotidianamente”. Così all’Adnkronos Salute la senatrice Elena Murelli (Lega), in occasione dello spettacolo ‘Pinocchio: una favola alla rovescia’, a cura della Compagnia stabile del Teatro Patologico, fondata e diretta da Dario D’Ambrosi e composta da attori con disabilità fisiche e psichiche, in programma oggi e domani al Teatro Parioli per promuovere il dialogo sul diritto alla salute e ad una socialità inclusiva.

“E’ importante fermare il disturbo mentale prima che avvenga – sottolinea Murelli, che è membro della Commissione Sanità e lavoro del Senato – e soprattutto bisogna fermare il disagio che questi ragazzi manifestano attraverso azioni di bullismo, noia, disturbi alimentari, anche questi manifestazioni del disagio giovanile”. In particolare, “le regioni Lombardia ed Emilia-Romagna – ricorda Murelli – hanno già fatto un piano di prevenzione 2021-2025. Siamo il primo Paese che ha un reparto che si occupa dei problemi neuropsichiatrici infantili e degli adolescenti. Purtroppo, sul territorio alcuni centri di ascolto non funzionano. Da parte delle Istituzioni ci deve essere l’impegno all’ascolto dei giovani anche mettendo a disposizione dei centri ad hoc nelle scuole ma soprattutto sul territorio, per seguirli dalla diagnosi alla cura e soprattutto prevenire il disagio mentale”.

Spesso lo studente “non parla con gli amici, non chiede aiuto ai genitori o parenti per non essere giudicato, per paura dello stigma. Invece, confidarsi con una terza persona aiuta. Questo è il ruolo fondamentale che l’educatore nelle scuole potrebbe avere, e si potrebbe potenziare ancora di più la parte dell’educazione civica come momento di ascolto, di partecipazione all’interno dei gruppi per porre le basi di una educazione relazionale fondamentale che manca nella nostra società”, conclude.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Malattie rare, Malagò: “Tramite valori sport possiamo dare valenza sociale a iniziativa Aisla”

22 Novembre 2024
Roma, 21 nov. (Adnkronos) – “Sono a Milano per la Fondazione Milano-Cortina, ma volevo fare i com…

Malattie rare, Pancalli: “Serve capacità di fare squadra, sport aiuta miglioramento qualità vita”

22 Novembre 2024
Roma, 21 nov. (Adnkronos) – “Mai come in questo momento non possa non esserci la consapevolezza c…

Malattie rare, Gravina: “Il calcio sente responsabilità, potremo fare differenza anche fuori dal campo”

22 Novembre 2024
Roma, 21 nov. (Adnkronos) – “Su un tema così importante come la Sla, la facilità di inviare messa…

XV congresso Ig-Ibd, il segretario Fantini: “Tra sostenibilità e innovazione”

22 Novembre 2024
Roma, 21 nov. (Adnkronos Salute) – “Rispecchia quello che stiamo vivendo il tema ‘Between sustain…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI

Exit mobile version