Salute: Ordine psicologi, ‘in Ssn solo 5mila colleghi, prevenzione al palo’
Roma, 7 nov. (Adnkronos Salute) – In Italia sono appena 5mila gli psicologi in forza nel servizio pubblico, gli stessi di prima della pandemia. “Un numero appena sufficiente per coprire i bisogni delle persone con problemi più gravi e urgenti. Con questi numeri non c’è nessuno spazio per affrontare l’ampia fascia del disagio psicologico, molto diffuso in questo periodo, caratterizzato da diversi fattori di stress: pandemia, guerra, cambiamenti climatici, difficoltà economiche”. A dirlo all’Adnkronos Salute David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale degli Ordini degli psicologi.
“Esistono una serie di fattori – continua Lazzari – personali e sociali che alimentano alti livelli di stress. Questo significa malessere e disagio, e richiede che ci siano interventi di prevenzione e di promozione della resilienza, per rafforzare la capacità delle persone di fronteggiare i problemi. Azioni necessarie per prevenire le difficoltà – relazionali, di salute e altro – che possono derivare dal disagio”. Rispetto a questo trend “serve una rete pubblica di supporto psicologico che, per i giovani dovrebbe avere sede soprattutto a scuola, vicino ai medici di famiglia e ai pediatri di famiglia e nelle strutture sanitarie, come le case di comunità”.
Il bisogno è elevato, “ma il tema non è solo cura della malattia, è ascolto, sostegno, terapia. Serve un mix di risposte. I servizi di salute mentale hanno risposte per le patologie, ma non per questo tipo di disagio. Oggi il cittadino che va alla Asl per lo psicologo, ammesso che lo trovi, si ritrova con liste di attesa di mesi per un colloquio”.
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