Roma, 1 dic. (Adnkronos Salute) – La farmacia incassa la fiducia degli italiani “come luogo di accesso per informazioni e servizi, in particolare sul fronte della prevenzione e sui farmaci equivalenti”. Una fiducia meritata. Nel 2022, infatti, oltre un terzo delle farmacie è attivo su campagne di prevenzione per patologie croniche e vaccinazioni. E’ quanto emerge dal V Rapporto annuale sulla farmacia, presentato oggi a Roma e curato da Cittadinanzattiva, con la collaborazione di Federfarma e il contributo non condizionato di Teva. Il report ha coinvolto 1.030 esercizi e 1.284 cittadini, di cui quasi due su tre affetti da almeno una patologia cronica.

Il 34% dei farmacisti ha svolto nell’ultimo anno campagne di screening per l’individuazione di persone a rischio patologie croniche: diabete (70,3%), malattie cardiovascolari (48,2%), dislipidemie (35,9%), Bpco (14,4%). E ben il 78,4% delle farmacie intervistate ha aderito alla campagna di prevenzione del tumore al colon-retto. Incoraggiante la risposta dei cittadini, che nel 30,8% dei casi hanno partecipato ad almeno uno di questi programmi di prevenzione.

Quando entrano in farmacia, gli italiani apprezzano soprattutto la cortesia (48,2%) e la conoscenza dei loro problemi di salute da parte del farmacista di fiducia rispetto a (36,5%), mentre l’ascolto e la velocità nel servire la clientela sono più importanti (rispettivamente nel 41,8% e nel 40,6% dei casi) per chi non ha una farmacia di riferimento. Dall’altro lato del bancone, l’84% dei farmacisti ritiene che occorrerebbe potenziare l’attività di prevenzione e gli screening, come pure la dispensazione attiva dei farmaci (71,3%), la telemedicina e i test diagnostici (67%).

Nell’ultimo anno l’83,4% dei cittadini ha ricevuto dal farmacista suggerimenti per l’utilizzo dei farmaci equivalenti e, al contempo, il 63% informazioni sul fatto che il principio attivo è lo stesso del prodotto originale, ma anche rassicurazioni su sicurezza, efficacia e qualità dell’equivalente rispetto al farmaco di marca (46%) e sulla possibilità di risparmiare (39,3%). Gli stessi farmacisti affermano che da due anni è in costante aumento la richiesta dei cittadini di utilizzare i farmaci equivalenti: la pensa così il 36,5% dei professionisti, nel 2020 era solo il 13,4%.

Fra i servizi attivi in farmacia, è cresciuto anche il dato relativo al monitoraggio dei parametri, arrivato al 96% nel 2022. In crescita anche l’erogazione dei servizi Cup, dal 63% del 2018 al 77% del 2022. “Farmacisti e cittadini devono continuare a fare un percorso comune, che in questi anni ha già indotto tanti cambiamenti virtuosi, per un utilizzo appropriato e consapevole del farmaco, per l’aderenza alle terapie, per l’uso degli equivalenti e, in generale, per un accesso alle terapie che deve diventare, in un’ottica di territorialità delle cure, semplice, prossimo, senza appesantimenti per il tempo dei cittadini e la loro organizzazione”, sottolinea Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, secondo cui “l’investimento di 128 milioni di euro, messo a disposizione da Pnrr e dal Fondo Sviluppo e Coesione per le 4.400 farmacie rurali cosiddette sussidiate, sarà importante per un presidio fondamentale ancor più nelle aree interne del nostro Paese e per contrastare le disuguaglianze di salute del nostro territorio”.

“Esiste una diffusa consapevolezza della farmacia come primo presidio di prossimità e grande interesse per la sua evoluzione nell’ambito della riorganizzazione territoriale del Servizio sanitario nazionale – commenta il presidente di Federfarma nazionale, Marco Cossolo – In questo percorso evolutivo un ruolo chiave spetta sicuramente alla telemedicina, che è lo strumento per potenziare la rete di assistenza territoriale fondata sulla prossimità, in quanto favorisce il dialogo e la collaborazione tra i vari professionisti della salute creando i presupposti per una presa in carico condivisa e personalizzata del paziente cronico e fragile. Inoltre, le campagne di screening rientrano nell’attività quotidiana del farmacista. E’ necessario che questo e gli altri servizi offerti siano adeguatamente riconosciuti, valorizzati e divulgati”.