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Sanità: Onda, Bollini RosArgento a 205 Rsa e case di cura in Italia

13 Dicembre 2022

Milano, 13 dic. (Adnkronos Salute) – Sono 205 le Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e le case di riposo premiate oggi con i Bollini RosArgento di Fondazione Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. Il riconoscimento viene attribuito su base biennale alle strutture pubbliche o private accreditate attente al benessere e alla qualità di vita degli ospiti, e in grado di garantirne una gestione personalizzata, efficace e sicura. L’iniziativa è patrocinata da 15 società scientifiche e associazioni in ambito geriatrico, e vanta la collaborazione di 6 enti e organizzazioni di settore. Sul sito www.bollinirosargento.it sono disponibili le schede delle strutture premiate, con relativi servizi e contatti. Anche questa quarta edizione del premio, come la precedente, è dedicata alla memoria di Carlo Vergani, punto di riferimento nella clinica e nella ricerca geriatrica, con il quale Fondazione Onda ha collaborato per tanti anni – ricorda una nota – avviando insieme il progetto dei Bollini RosaArgento.

“Sono uno strumento prezioso per guidare nella scelta del luogo più adatto alle loro esigenze coloro che hanno a cuore il benessere dei loro familiari più fragili – affermano Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda, Giorgio Fiorentini, presidente Advisory Board Bollini RosaArgento – Le strutture che premiamo con i nostri bollini crescono in numero biennio dopo biennio, a dimostrazione del fatto che sempre più case di riposo e Rsa mirano all’offerta di servizi di qualità per quanto concerne il benestare dei loro ospiti e delle loro famiglie. E’ un aspetto che va in netta controtendenza con i pregiudizi e lo stigma che negli scorsi 2 anni hanno attorniato queste realtà, e ne siamo orgogliosi”.

L’attribuzione dei bollini – spiega Onda – avviene secondo un punteggio, elaborato da un algoritmo e validato dall’Advisory Board, ottenuto attraverso la compilazione di un questionario di candidatura. Le domande mirano a valutare specifici requisiti considerati fondamentali dall’Advisory Board e che tengono conto dell’assistenza clinica e dei servizi generali offerti. Inoltre viene ampiamente valutato anche il lato umano dell’assistenza alla persona, per garantire agli ospiti una buona qualità di vita e una permanenza dignitosa. Proprio sulla base di questi criteri è stato attribuito il massimo riconoscimento (tre bollini) a 94 strutture; 101 hanno ricevuto due bollini, e 10 ne hanno ottenuto uno.

Durante la premiazione sono presentati i dati di un’indagine condotta quest’anno da Fondazione Onda in collaborazione con Elma Research, per approfondire il ruolo e i bisogni dei caregiver dell’anziano in Italia. Un intervistato su due fornisce quotidianamente un’assistenza completa al proprio assistito, anche nei bisogni primari, con un impatto consistente sulla vita quotidiana: il 65% del campione ammette di risentire molto di questo impegno, e oltre l’80% sarebbe d’accordo nel ricevere aiuto per gestire il proprio caro. Nonostante emerga chiaramente la necessità di supporto, solo un caregiver su tre prende in considerazione l’affidamento dell’assistito a una Rsa. Pur ritenute luoghi sicuri dal punto di vista sanitario da più della metà degli intervistati, il senso di colpa che si proverebbe nell’affidare il proprio caro ad altri sarebbe insostenibile per oltre due terzi dei caregiver. Inoltre, per quasi due su tre un ulteriore ostacolo potrebbe essere rappresentato dai costi elevati del servizio e da come si andrebbe a penalizzare il rapporto famiglia-ospite a causa del poco tempo a disposizione per le visite.

“L’indagine condotta da Onda, pur con i limiti del campione, conferma l’elevato stress cui i caregiver famigliari sono sottoposti ed evidenzia la loro richiesta di un aiuto da parte dei servizi territoriali – commenta Luigi Bergamaschini, già professore associato in Medicina interna all’Università Statale di Milano – La recente legge delega sulla non autosufficienza va in questa direzione, purtroppo dice ancora poco sulle Rsa e su come lo Stato intenda sostenerle e valorizzarle”.

“Siamo orgogliosi di supportare da diverso tempo Fondazione Onda, al fianco delle donne in tutte le fasi della loro vita, per promuovere la loro salute e il loro benessere psico-fisico – dichiara Luca Franzi, vicepresidente esecutivo di Aon Spa – Questa ulteriore importante iniziativa di cura e inclusione sociale delle persone bisognose di supporto aiuta sia loro che i loro cari ad affrontare queste delicate scelte potendosi affidare a strutture specializzate serie e qualificate e portando un po’ di serenità e leggerezza nelle famiglie”. 

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