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Settimana del cervello, Campitiello: “Nostro principale motore d’azione”

12 Marzo 2025

Roma, 12 mar. (Adnkronos Salute) – “Parlare di salute del cervello fa sempre bene, concepire la salute del cervello anche in un’ottica di ‘One Health’ significa che già dai primi mille giorni di vita bisogna dare attenzione a tutto ciò che circonda il cervello che è la nostra principale macchina d’azione. E’ chiaro che la salute è anche salute psichica oltre che fisica ed ecco che il benessere psicofisico è fondamentale per il concetto della salute, ce lo ricorda l’Organizzazione mondiale della Sanità che ha ribadito l’importanza e l’approccio globale al One Health” . Lo ha detto Maria Rosaria Campitiello, capo dipartimento della Prevenzione, delle emergenze sanitarie e della ricerca del ministero della Salute, nel suo intervento oggi in occasione del convegno ‘One Brain One Health: un primo bilancio della Strategia Italiana per la Salute del Cervello 2024- 2031’ promosso oggi dalla Società italiana di Neurologia (Sin) al Ministero della Salute.

“Il ministero della Salute e il ministro Schillaci hanno dato grande importanza alla tematica della salute mentale – sottolinea Campitiello – con l’istituzione del ‘Tavolo della Salute mentale’ che sta lavorando all’aggiornamento del ‘Piano nazionale della salute mentale’ e l’impegno economico che questo Governo sta investendo nella salute del cervello, mi riferisco al rifinanziamento del fondo per l’Alzheimer e le demenze. E’ chiaro che il cambio deve essere di prospettiva: per questo è necessario che il Governo, quindi il legislatore, così come il ministro e il ministero si approccino alla salute del cervello in maniera integrata. Bisogna non solo dare attenzione alla prevenzione, alla diagnosi precoce e alla cura perché se sta bene il cervello, sta bene tutto l’organismo e quindi l’essere umano”.

Campitiello ha poi ricordato uno studio britannico, in cui “tra gli otto punti dell’umanizzazione della cura mette la salute emotiva perché l’approccio emotivo nella cura è fondamentale. La cura del paziente non solo per una diagnosi precoce, ma soprattutto per una terapia tempestiva e per un’adesione alla prevenzione terziaria che può essere la svolta del futuro”.

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