Sindacati medici, ‘stato di agitazione e assemblee, no a taglio pensioni’
Milano, 31 ott. (Adnkronos Salute) – Sul nodo pensioni, “i medici proclamano lo stato di agitazione e organizzano assemblee in tutta Italia”. Ad annunciarlo sono i sindacati che rappresentano medici e dirigenti sanitari, spiegando che “gli articoli della Manovra presentata alle Camere, relativi al taglio delle pensioni dei medici e al capitolo sanità, sono immutati rispetto alle bozze circolate sulla stampa negli ultimi giorni”. Per questo motivo, dunque, Anaao Assomed e Cimo-Fesmed hanno “proclamato formalmente lo stato di agitazione e, dopo aver condiviso con le altre organizzazioni sindacali di categoria il percorso da seguire, indiranno una giornata di sciopero nella prima data utile”.
Nel frattempo, spiegano le due sigle, “verranno organizzate in tutte le aziende sanitarie assemblee sindacali nel corso delle quali verranno spiegati ai sanitari in procinto di andare in pensione i gravi danni causati” da quanto verrebbe varato con la legge di Bilancio.
“Se con questa Manovra il Governo intende spingere ulteriormente i medici ad abbandonare il Servizio sanitario nazionale, daremo con piacere loro una mano – commentano Pierino Di Silverio, segretario di Anaao Assomed, e Guido Quici, presidente Cimo-Fesmed – E quando i pazienti che si recheranno in ospedale troveranno ancora meno professionisti a curarli, sapranno chi ritenere responsabile. Ma noi, dinanzi a questo ennesimo voltafaccia, non intendiamo restare in silenzio, e siamo costretti a iniziare un nuovo percorso sindacale meno disponibile a collaborare con le istituzioni”.
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