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Sordità, Conni (Med-El Italia): “Dal 1977 impegnati in ricerca in ambito otologico”

24 Gennaio 2025

Roma, 22 gen. (Adnkronos Salute) – “Fin dall’inizio in Med-El ci siamo occupati di innovazione e ricerca tecnologica in ambito otologico, fin dalla creazione del primo impianto cocleare nel 1977. Da allora il nostro impegno si è esteso a tutti i dispositivi impiantabili per l’udito ma anche a quelle tecnologie che sostengono il medico e il chirurgo nell’applicazione di questi trattamenti”. Lo afferma all’Adnkronos Salute il Marketing manager di Med-El Italia, Gionata Conni.

“Quello che abbiamo fatto – aggiunge – è stato introdurre il concetto di medicina di precisione in ambito otologico, ovvero una medicina che prenda il via sempre più da dati oggettivi, che abbia strumenti sempre più precisi e che permettano un atto medico ripetibile e individualizzato sul paziente. Abbiamo iniziato circa sette anni fa con l’introduzione di Otoplan, un software radiologico che permette al chirurgo di analizzare l’anatomia del paziente in maniera estremamente precisa e quindi di pianificare l’intervento e di scegliere il trattamento con precisione prima – ricorda Conni – Continuiamo oggi con l’introduzione di Otodrive e Otoarm, strumenti che permettono la realizzazione altrettanto precisa e ripetibile di ciò che è stato pianificato con Otoplan e che interagiscono fra di loro in maniera sinergica, tanto da costituire quello che noi chiamiamo un vero e proprio ecosistema chirurgico per la medicina di precisione a supporto e potenziamento di quello che è l’atto medico del chirurgo”.

La chirurgia otologica è una “chirurgia funzionale”, cioè che “mira a ripristinare la funzione complessa e raffinata dell’udito. Già oggi – sottolinea Conni – si possono ottenere dei risultati molto buoni anche in pazienti con sordità gravi e profonde, permettendogli di recuperare l’udito e di essere reintegrati nella scuola, in ambito lavorativo, in generale di fare una vita sociale pressoché normale. Il nostro obiettivo – conclude – è quello di curare ogni dettaglio per dare ai nostri pazienti un udito il più naturale possibile. In questo noi siamo davvero contenti di poter collaborare con un’eccellenza quale l’ospedale Martini e l’equipe del dottor Di Lisi nell’introdurre queste tecnologie davvero innovative in un ambito importantissimo come quello pediatrico”.

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