Storia di Tina operata d’urgenza a 107 anni: “Per Natale tagliatelle al ragù”
Milano, 20 dic. (Adnkronos Salute) – Clementina detta Tina, classe 1917, origini emiliane, non ha mai preso medicine in vita sua ed è stata sempre superattiva e in buona salute. Fino alla sera in cui è finita in pronto soccorso con un forte dolore addominale che la Tac ha ricondotto a un’occlusione del piccolo intestino. Un quadro clinico che avrebbe potuto costarle la vita. Invece i chirurghi del Policlinico di Milano non si sono fatti intimorire dai 107 anni della paziente, decidendo di operarla anche l’intervento avrebbe richiesto l’anestesia totale.
Il loro coraggio è stato premiato. Tina oggi sta bene, dopo una settimana è stata dimessa e trascorrerà il Natale a casa: “Voglio riprendermi mangiando le tagliatelle al ragù e ho voglia di trascorrere le feste coccolata dalla famiglia e da mio nipote Gianluca”, dice la signora, descritta come in forma e lucidissima. Prima di lasciare l’ospedale, la super nonna ha ringraziato i dottori che l’hanno salvata e sorridendo si è messa in posa per un selfie con Hayato Kurihara, direttore della Chirurgia d’urgenza dell’Irccs di via Sforza.
La favola di Natale di Clementina è “una storia da ricordare”, riferiscono dal Policlinico di Milano che operando Tina “entra nella storia di quei rarissimi casi in Italia in cui un ultracentenario supera brillantemente una procedura chirurgica d’emergenza”, sottolinea l’Irccs in una nota. Le condizioni di Tina sono apparse fin da subito serie, “una situazione urgente da valutare”. All’inizio “abbiamo aspettato alcune ore per vedere se si poteva gestire il caso senza la necessità di procedere chirurgicamente – racconta Kurihara – ma alla mattina, rivalutato il quadro clinico, abbiamo notato un tratto di intestino sofferente e l’unica possibilità per salvare la vita alla signora sarebbe stato un intervento. Viviamo in una società che sta invecchiando velocemente e sempre più spesso dobbiamo confrontarci con situazioni complesse: non è l’età che conta – precisa lo specialista – ma è l’eventuale fragilità del paziente che importa oggi e il trattamento personalizzato che possiamo garantire”.
Siccome Tina ha sempre avuto una tempra forte, con il consenso della famiglia i chirurghi d’urgenza hanno deciso di procedere all’intervento optando per una laparoscopia: sono bastate 3 piccole incisioni e in meno di un’ora di sala operatoria la situazione si è risolta positivamente. “Grazie all’approccio multidisciplinare adottato insieme agli anestesisti coordinati da Maria Pitré, responsabile dell’Anestesia del Policlinico – rimarca Kurihara – non c’è stato nemmeno il bisogno della Terapia intensiva e Tina è tornata presto in forma: basta vederla poco dopo in foto con la pelle rosa e il sorriso disteso. Pensate che 3 anni fa era già stata operata al Policlinico per una frattura al bacino e pochi giorni dopo la dimissione era in piedi. Non diamo solo una chance ai nostri pazienti fragili, la vera sfida è riportarli alla loro normalità”.
“Le tecnologie e l’expertise dei nostri professionisti consentono di garantire l’accesso alle cure per tutti i pazienti, rispondendo alle esigenze di una società sempre più longeva”, dichiara Matteo Stocco, direttore generale della Fondazione Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico. Secondo i dati Istat – evidenziano dalla struttura – al primo gennaio 2024 i centenari residenti in Italia sono 22.552 (l’81% donne), cresciuti di oltre il 30% in 10 anni. Secondo un’indagine del network sanitario statunitense NiceRx, l’Italia è quinta al mondo per aspettativa di vita con una media di 84,01 anni (81,90 per gli uomini e 85,97 per le donne).
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