Trapianti: Roma, 50esimo di fegato nel 2023 al Polo San Camillo-Spallanzani
Roma, 18 ago. (Adnkronos Salute) – Cinquantesimo trapianto di fegato, nel 2023, per il Polo interaziendale Trapianti (Poit) dell’ospedale San Camillo-Forlanini ed Inmi Spallanzani, risultato che porta il centro a quota 700 interventi, raggiungendo un obiettivo importante nell’ambito del programma trapianto di fegato. L’ultimo è stato eseguito nella notte tra venerdì e sabato scorso dall’equipe chirurgia Generale e trapianti. Il Poit, spiega la nota, lo scorso anno, con 66 trapianti di fegato, ha toccato il record di questa tipologia di interventi nel Lazio, si legge in una nota.
Quest’anno – continua la nota – il centro ha realizzato i primi trapianti multiorgano da donatore a cuore non battente mentre, la scorsa settimana, ha eseguito il 23esimo trapianto su ricevente Hiv positivo. “Perché un trapianto abbia successo è necessario un lavoro multidisciplinare perfettamente coordinato e specializzato, in grado di portare avanti una macchina di altissima complessità che non può mai subire rallentamenti o fermarsi”, spiega Narciso Mostarda, direttore generale dell’azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini. “I numeri sono la conferma di questo processo di eccellenza”, aggiunge.
I risultati – conclude la nota – sono in linea con il trend in ascesa degli ultimi due anni, che hanno portato il Poit ad essere il primo centro nel Lazio per numero di trapianti di fegato e una realtà importante per i pazienti epatopatici di tutto il Centro Sud. Anche quest’anno, infatti, circa il 40% dei pazienti proviene da Calabria, Basilicata, Campania e Abruzzo. Fino al 2020 la media di trapianti del fegato portati avanti dal Poit viaggiava sotto i 35 interventi, per poi raddoppiare nel 2021 (61 casi), compiendo un ulteriore balzo in avanti del 9% nel 2022, con 66 casi.
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