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Troiano (Soi): “Miopia favorisce comparsa altre patologie tra cui glaucoma”

20 Giugno 2024

Roma, 4 apr. (Adnkronos Salute) – “La miopia favorisce la comparsa di altre patologie oculari, prime tra tutte la cataratta, per questo motivo deve essere sempre monitorata attentamente”. Lo afferma all’Adnkronos Salute Pasquale Troiano, direttore Unità operativa complessa di Oculistica Ospedale Fatebenefratelli Sacra Famiglia di Erba (Como), e membro della Società oftalmologica italiana (Soi), in occasione del corso Ecm Fad ‘Vista e miopia. La patologia oculare miopica dall’età infantile all’adulto’, realizzato con il contributo del partner scientifico Soi e in collaborazione con Fielmann.

“Essendo essa stessa una patologia caratterizzata da modifiche di tutte le strutture oculari – spiega Troiano – la miopia favorisce la comparsa di altre patologie oculari, prime tra tutte la cataratta, quindi l’aumento della pressione oculare, cioè il glaucoma, la maculopatia e le alterazioni della retina che possono portare all’insorgenza del distacco della retina”.

La miopia cambia a seconda dell’età in cui insorge, sottolinea lo specialista. “Nell’adulto – precisa – la miopia ha fatto già la sua parte poiché si manifesta normalmente nel periodo puberale-giovanile. Se in età adulta l’occhio è miope-elevato, ovviamente con il tempo e l’invecchiamento sarà più soggetto a tutta una serie di alterazioni, tra cui cataratta, maculopatia, distacco della retina e stafiloma”, ovvero lo sfiancamento della sclera, la parte bianca esterna dell’occhio. “Diversa è la miopia che compare dopo i 18 anni – rimarca Troiano – In quersto caso si tratta di una malattia che ha un’evoluzione più lenta e meno aggressiva rispetto a quella che compare in età puberale. Inoltre, più raramente conduce alle alterazioni da miopia elevata. Però anche questo tipo di miopia è una patologia vera e propria, e in quanto tale deve essere sempre monitorata attentamente”.

Alla domanda perché la miopia sia in aumento, l’esperto non ha dubbi: “Tra le principali cause, c’è l’impegno visivo per vicino. I soggetti che hanno un impegno visivo per vicino prolungato e soprattutto a distanza ravvicinata, al di sotto dei 30 cm, hanno una forte predisposizione alla comparsa e alla progressione rapida della miopia”. Sotto accusa, dunque, la lettura e l’impiego di device quali pc, smartphone e tablet.

Correggere il difetto refrattivo si può, “tuttavia – avverte Troiano – noi non siamo in grado di correggere la miopia, cioè l’allungamento del bulbo oculare e tutte le alterazioni strutturali che ne conseguono. Siamo in grado di correggere soltanto il difetto refrattivo prodotto dalla miopia, e per quello possiamo utilizzare gli occhiali, lenti a contatti e la chirurgia”.

Quanto alla chirurgia, conclude lo specialista, ci sono “varie opzioni che vanno ponderate a seconda delle caratteristiche di ciascun occhio. Si può scegliere una tecnica con l’impianto di un cristallino artificiale senza la rimozione del cristallino naturale, oppure una chirurgia che prevede la rimozione del cristallino naturale e l’impianto di un cristallino artificiale in grado di compensare il difetto miopico, ma non la miopia”.

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