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Tumori, 25% si opera in centri che fanno pochi interventi, online ‘Dove mi curo?’

24 Febbraio 2023

Roma, 24 feb. (Adnkronos Salute) – In Italia più di un intervento di chirurgia oncologia su quattro avviene ancora in strutture che non raggiungono i cosiddetti ‘volumi di soglia’, cioè in cliniche in cui il bisturi viene utilizzato un numero di volte troppo basso. Ad aiutare i pazienti e i loro cari a orientarsi tra le strutture sanitarie che effettuano interventi di chirurgia oncologica è la nuova mappa ‘Dove mi curo?’, presentata oggi a Roma al ministero della Salute da Ropi, Rete oncologica pazienti Italia. Una bussola per scegliere in modo consapevole i centri che nelle regioni effettuano più operazioni per un determinato tumore.

La mappa analizza 17 diversi tipi di cancro. Ad esempio, i 15 migliori centri che hanno alti volumi di operazioni per il tumore della mammella sono al Centro-Nord.

“Nella nuova versione di ‘Dove mi curo?’ – sottolinea Fabrizio Nicolis, consigliere Ropi e coordinatore del progetto – sono stati analizzati i numeri dell’ultimo quinquennio (2017-2021) relativi alle strutture sanitarie italiane che hanno eseguito interventi chirurgici contro 17 tipi di tumore. In generale, l’analisi mostra una riduzione di circa l’11% sia degli interventi di chirurgia oncologica eseguiti nelle strutture sanitarie che non raggiungono i volumi soglia, sia di questi stessi luoghi di cura. Siamo infatti passati da 57.419 interventi in strutture sotto soglia (ovvero il 29% degli interventi totali) nel 2017 a 51.380 interventi nel 2021 (il 26% degli interventi totali), mentre le strutture sotto soglia sono passate da 5.670 nel 2017 a 5.018 nel 2021. Di conseguenza la nuova mappa mostra anche una buona notizia: un aumento della percentuale di interventi di chirurgia oncologica eseguiti in strutture sanitarie che superano i volumi soglia: dal 71% nel 2017 al 74% nel 2021”.

“Ricevere e metabolizzare una diagnosi di tumore non è mai facile e su questo non possiamo fare molto – precisa la presidente di Ropi Stefania Gori, che dirige anche l’Oncologia dell’Irccs Don Calabria di Negrar (Verona) – Tuttavia, possiamo supportare i pazienti e i loro cari nella scelta dei luoghi di cura e di assistenza più adeguati rispetto al tipo di malattia che devono affrontare. ‘Dove mi curo?’ offre infatti un’accurata fotografia delle strutture sanitarie ad alto volume di chirurgia oncologica, che rappresenta uno degli indicatori più affidabili oggi in nostro possesso dei luoghi di cura in cui si raggiungono gli esiti migliori. I nostri dati – osserva Gori – indicano inoltre la necessità di aumentare i centri che rispondono alla soglia minima richiesta per le procedure chirurgiche, un obiettivo che viene costantemente ribadito all’interno delle Reti oncologiche regionali”.

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