Tumori, 9mila passi per evitarli: sport anche soft riduce rischio
Milano, 27 mar. (Adnkronos Salute) – Un’attività fisica quotidiana, anche soft, riesce a ridurre di un quarto – fino a un -26% – il rischio di ammalarsi di cancro. Può bastare uscire a piedi per fare delle commissioni o svolgere semplici faccende domestiche in casa. Camminare è sufficiente: 9mila passi al giorno sono la ‘dose ideale’. Parola di un gruppo di scienziati dei National Institutes of Health (Nih) americani e dell’università inglese di Oxford, che in uno studio pubblicato sul ‘British Journal of Sports Medicine’ sono stati tra i primi a valutare l’effetto-scudo antitumorale dello sport più leggero.
Studi precedenti – ricordano gli Nih – hanno mostrato un’associazione inversa tra attività fisica e rischio di cancro, ma la maggior parte di queste ricerche si basava su questionari auto-riportati che potrebbero non definire con accuratezza l’intensità delle diverse attività, mentre gli studi che utilizzavano misurazioni oggettive si concentravano sull’attività fisica più intensa. Nel nuovo lavoro, invece, i partecipanti alla Uk Biobank, età media 63 anni, indossavano accelerometri da polso che monitoravano l’esercizio fisico giornaliero totale, l’intensità dell’attività svolta e il conteggio giornaliero dei passi nell’arco di una settimana.
I ricercatori hanno quindi esaminato la relazione tra le medie giornaliere rilevate e l’incidenza di 13 tipi di tumori precedentemente associati alla scarsa attività fisica, tra cui il cancro al seno e quello al colon retto. Dopo un follow-up medio di quasi 6 anni (5,8), 2.633 partecipanti avevano ricevuto una diagnosi per una delle 13 neoplasie. Gli scienziati hanno calcolato che “le persone con la più alta quantità totale di attività fisica giornaliera avevano un rischio inferiore del 26% di sviluppare un cancro rispetto a quelle con la quantità più bassa di esercizio fisico quotidiano”.
Gli autori hanno anche esaminato l’impatto del sostituire il tempo sedentario quotidiano con un’attività fisica leggera o moderata-vigorosa, scoprendo che questo cambiamento era associato a un rischio ridotto di tumori, anche una volta corretti elementi confondenti come fattori demografici, stili di vita, indice di massa corporea Bmi e altre condizioni di salute. Quanto ai passi ‘macinati’, è emerso che “un numero maggiore di passi giornalieri, ma non il loro ritmo (intensità del passo), si associava a un minor rischio di cancro”. In particolare, rispetto a chi faceva 5mila passi al giorno, la probabilità di ammalarsi era inferiore dell’11% per chi chiudeva la giornata con 7mila passi all’attivo e del 16% per chi arrivata a 9mila passi al dì. Superata quota 9mila, la riduzione del rischio si stabilizzava. “Le persone fisicamente meno attive – concludono i ricercatori – potrebbero ridurre il pericolo di sviluppare un cancro inserendo nella routine quotidiana più camminate, a qualsiasi ritmo”.
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