Roma, 2 giu. (Adnkronos Salute ) – “I risultati significativi relativi alla terapia adiuvante, cioè successiva alla chirurgia, con ribociclib ci dicono che questa molecola riduce del 25% il rischio di recidiva in una vasta popolazione di pazienti con cancro della mammella in stadio precoce. Per questo motivo, può cambiare la pratica clinica. Ricordo che le donne con tumore della mammella endocrino responsivo che sono state operate e che hanno linfonodi patologici positivi hanno un rischio di recidiva importante”. Così Saverio Cinieri, presidente Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) a margine della presentazione da parte di Novartis dei dati positivi dell’endpoint primario dello studio registrativo di fase III Natalee oggi al congresso annuale dell’Asco (Società americana di oncologia medica).
Nello studio Natalee “il ruolo dell’Italia è stato molto importante – spiega Cinieri – Il nostro Paese ha infatti arruolato moltissime pazienti considerato che ben 12 Centri sono tati coinvolti ed hanno così contribuito con dei dati fondamentali. La ricerca clinica si sviluppa su dati che devono essere ‘ripetibili’ e quindi la pulizia del dato diventa fondamentale per la comprensione del risultato” dello studio. “Sicuramente si tratta di un altro grande passo in avanti per la cura del cancro alla mammella” conclude.
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