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Tumori: malnutrizione in oncologia, documento Fnopi-Aiom su ruolo infermieri

22 Dicembre 2022

Milano, 22 dic. (Adnkronos Salute) – La malnutrizione in oncologia è una malattia nella malattia che secondo le stime affligge 33 milioni di europei, con un costo sociale pari a circa 120 miliardi di euro. Per contrastarla, la valutazione nutrizionale deve diventare un elemento imprescindibile nell’approccio ai malati di cancro già nel corso della prima visita, e va garantita subito una presa in carico ottimale anche dal punto di vista dell’alimentazione. Un percorso in cui l’infermiere può avere un ruolo chiave per educare, assistere e monitorare i malati.

E’ questo il senso di un position statement messo a punto dalla Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) e dal Working Group Nursing dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), con il supporto della stessa Aiom e di Favo (Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia), Sinpe (Società italiana di nutrizione artificiale e metabolismo), Asand (Associazione tecnico scientifica dell’alimentazione nutrizione e dietetica), Airo (Associazione italiana di radioterapia e oncologia clinica) e Sico (Società italiana di chirurgia oncologica). Tre gli obiettivi, riassume una nota: sensibilizzare il personale sanitario a individuare i soggetti a rischio, o che presentano uno stato nutrizionale alterato, in modo da avviare precocemente la loro presa in carico; presentare una panoramica degli attuali strumenti di screening nutrizionali; sottolineare il ruolo dell’infermiere nel processo di cura nutrizionale.

La presa in carico del paziente con alterazioni dello stato nutrizionale – spiegano gli autori del documento – ha evidenti implicazioni di politica sanitaria sulla programmazione e l’organizzazione dei servizi che dovrebbero garantire un percorso nutrizionale del paziente oncologico e i fattori di rischio che influiscono sullo stato nutrizionale sono molti: la patologia neoplastica stessa e gli effetti collaterali prodotti dalla terapia, con un impatto sulla vita del paziente non solo per la qualità, ma anche per la possibile scarsa risposta al trattamento che può subentrare in presenza di malnutrizione. La valutazione dei pazienti presso l’ambulatorio multidisciplinare deve quindi essere eseguita dal team con il coinvolgimento di tutti i professionisti, per garantire una presa in carico del bisogno nutrizionale appena formulata la diagnosi, in modo da potersi attivare per il raggiungimento degli obiettivi.

La multiprofessionalità è la strada maestra per affrontare la complessità contemporanea dell’universo salute, concordano tutti i componenti del gruppo di lavoro che ha redatto il position statement Fnopi-Aiom. E’ necessaria in questo senso un’attenta valutazione dello stato nutrizionale dal momento della diagnosi, con successivo counselling nutrizionale e con un continuo monitoraggio infermieristico lungo il percorso, per garantire la compliance del paziente al percorso proposto. L’infermiere, opportunamente formato – sottolinea il documento – è il professionista che, all’interno del team multidisciplinare, garantisce una presa in carico proattiva attraverso l’effettuazione dello screening nutrizionale sia al primo accesso del paziente sia ai successivi controlli periodici, utilizzando gli strumenti di valutazione più appropriati; l’attivazione degli specialisti, secondo i bisogni rilevati/evidenziati; l’educazione sui corretti stili di vita del paziente e dei caregiver.

L’assistenza infermieristica in ambito nutrizionale, in termini di effettuazione di screening e consigli nutrizionali – prosegue il position statement – ha effetti positivi sul comportamento dei pazienti e sugli esiti di salute, oltre che sul comportamento del caregiver; aumenta la capacità di autogestione del paziente e sarà calibrata in base allo stadio, alla sede della malattia e al diverso tipo di trattamento chemioterapico.

“La possibilità di mettere in comune competenze, esperienze, approcci ha costituito l’occasione per sperimentare, ancora una volta, quanto il lavoro in équipe sia l’unico modo per garantire ai pazienti qualità assistenziale – affermano gli estensori del documento – La qualità di vita deve essere un obiettivo primario di tutte le professioni di aiuto attraverso la presa in carico dei bisogni complessi dei pazienti oncologici. La valutazione dello stato nutrizionale è fondamentale in questo senso. Aiom insieme a Fnopi e alle altre società scientifiche ha posto le basi per un percorso che ci vedrà impegnati in futuro, sempre dalla parte dei pazienti”. 

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