Tumori, per abuso alcol 6mila casi cancro seno l’anno, ma rischio poco noto
Roma, 10 nov. (Adnkronos Salute) – Quasi un quarto dei casi di cancro al seno (23%) è causato da fattori di rischio evitabili, come fumo di sigaretta, sovrappeso, alcol e sedentarietà. In particolare, al consumo eccessivo di alcol è riconducibile fino all’11% delle nuove diagnosi, pari a oltre 6mila casi ogni anno in Italia. La tossicità della sostanza è maggiore nelle donne, il cui organismo si caratterizza per una minore produzione dell’enzima Alcol-Deidrogenasi (Adh) che determina una ridotta capacità di metabolizzare l’etanolo e stimola anche l’azione degli estrogeni, gli ormoni responsabili della crescita di circa il 70% dei tumori del seno. La probabilità di sviluppare la malattia aumenta esponenzialmente quando all’alcol si associano altri fattori di rischio, che ne potenziano gli effetti dannosi, come il fumo di sigaretta. A lanciare l’allarme sui rischi dell’abuso di alcol, purtroppo ancora sottostimati, è l’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), dal XXV Congresso nazionale a Roma.
In Italia – ricorda una nota – il 36,9% delle donne è sedentario, il 26,8% è in sovrappeso e l’11,1% obeso, il 15,3% fuma e l’8,7% consuma alcol in quantità a rischio per la salute. Questi comportamenti aumentano la probabilità di sviluppare non solo il carcinoma mammario, ma anche altre neoplasie e gravi malattie, come quelle cardiovascolari, metaboliche e neurodegenerative. La soglia limite del consumo alcolico è pari a 20 grammi al giorno per gli uomini (due bicchieri di vino da 125 millilitri) e 10 grammi al giorno per le donne (circa un bicchiere di vino).
“In Italia, nel 2022, si sono registrati 55.700 nuovi casi di carcinoma mammario e 834.200 donne vivono dopo la diagnosi – afferma Saverio Cinieri, presidente Aiom -. La sopravvivenza a 5 anni è pari all’88% e supera il 90% quando la malattia è individuata negli stadi iniziali. La nostra società scientifica ha lanciato la prima campagna nazionale rivolta alle donne dai 20 anni in su, per favorire corretti stili di vita a tutte le età, con l’obiettivo di ridurre l’incidenza e la mortalità del carcinoma mammario. Uno degli ambiti su cui è necessario intraprendere azioni mirate e immediate è proprio il livello di consapevolezza della popolazione femminile sui gravi danni dell’abuso di alcol. Una ricerca inglese ha stimato che solo una donna su 5 (19,5%) identifica l’etanolo quale fattore di rischio del cancro del seno. È necessario colmare quanto prima queste lacune, che ritroviamo anche nel nostro Paese”. La campagna Aiom è realizzata con il contributo non condizionante di AstraZeneca.
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