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Tumori, Vitali (Daiichi Sankyo): “Scenario cura sta cambiando profondamente”

5 Dicembre 2025

Roma, 5 dic. (Adnkronos Salute) – “Lo scenario di cura per i pazienti con malattia metastatica sta cambiando profondamente. In questo contesto, l’approccio di Daiichi Sankyo in oncologia si basa su tre priorità strategiche: innovazione, centralità del paziente e partnership. Quando parliamo di centralità del paziente, non intendiamo soltanto considerarlo al centro del percorso terapeutico. Vogliamo coinvolgerlo attivamente nelle decisioni che lo riguardano, ascoltare i suoi bisogni e accompagnarlo lungo tutto il percorso di cura. La partnership riflette la nostra convinzione che solo collaborando con tutti gli attori del sistema — clinici, istituzioni, associazioni di pazienti — si possano ottenere risultati davvero migliori”. Così all’Adnkronos Salute Mauro Vitali, vice-president e head of Oncology di Daiichi Sankyo Italia.

“Coerentemente con queste priorità, abbiamo sviluppato la strategia EcHo-M, che si articola in tre obiettivi principali – spiega Vitali -: 1. amplificare la voce dei pazienti, soprattutto di quelli con malattia metastatica. Le innovazioni terapeutiche hanno prolungato la loro aspettativa di vita, creando nuove opportunità ma anche nuove esigenze e sfide. Questi bisogni stanno cambiando e meritano di essere compresi a fondo; 2. rispondere ai bisogni con azioni concrete, coinvolgendo in modo integrato tutti i partner del sistema salute: clinici, decisori istituzionali e associazioni di pazienti; 3. migliorare la gestione della malattia metastatica e il percorso assistenziale, affinché sia realmente centrato sulla persona e sulle sue esigenze”.

La strategia EcHO-M prende forma attraverso due progetti principali – prosegue Vitali -: Metalab e EcHo-M Hospital. Metalab, oggi in fase avanzata, coinvolge otto tra le principali associazioni di pazienti attive nelle aree del tumore al polmone, al seno e allo stomaco. Adotta un approccio di design thinking, con laboratori condivisi dedicati all’ascolto dei bisogni di pazienti e caregiver e alla co-creazione di soluzioni realmente utili. EcHo-M Hospital, invece, ha riunito finora circa 20 esperti — clinici, rappresentanti regionali e associazioni di pazienti”. “Dopo aver analizzato l’attuale percorso di cura delle pazienti con tumore al seno metastatico, il gruppo ha individuato quattro aree prioritarie di intervento: multidisciplinarità, diagnostica, accesso all’innovazione (ricordando che il paziente metastatico non può aspettare e necessita di un accesso più rapido agli studi clinici), rapporto tra ospedale e territorio. Metalab ed EcHo-M – sottolinea – rappresentano due esempi concreti del nostro impegno al fianco di pazienti e professionisti sanitari per costruire un sistema di cura più efficace, sostenibile e davvero centrato sulle persone”.

“Siamo convinti che una collaborazione solida tra pubblico e privato sia fondamentale: solo unendo competenze, visioni e responsabilità diverse possiamo davvero migliorare le prospettive di chi convive con un tumore metastatico e contribuire a un sistema sanitario più vicino ai bisogni reali dei cittadini” conclude.

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