Ucraina: Iss-società scientifiche, ‘sì sale iodato ma no pillole fai da te’
Milano, 8 mar. (Adnkronos Salute) – Sale iodato sì, ‘pillole allo iodio’ no. Mentre anche in Italia si moltiplicano le segnalazioni di una corsa alle compresse di iodio, da parte di chi teme che la guerra in Ucraina possa sfociare in una crisi nucleare, fanno chiarezza in una nota congiunta l’Associazione italiana della tiroide-Ait, l’Associazione medici endocrinologi-Ame, la Società italiana di endocrinologia-Sie, la Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica-Siedp e l’Osservatorio nazionale per il monitoraggio della iodoprofilassi in Italia-Osnami, Istituto superiore di sanità.
Gli esperti precisano che “attualmente in Italia è raccomandato il solo utilizzo del sale iodato per la preparazione e la conservazione degli alimenti, mentre è sconsigliato il ricorso ‘fai da te’ a preparati contenenti elevate quantità di iodio, che invece potrebbero determinare conseguenze negative per l’organismo, incluso il blocco funzionale della tiroide”.
“Il continuativo e costante utilizzo di sale iodato, in accordo con la campagna del ministero della Salute ‘Poco sale ma iodato’, garantisce il normale funzionamento della tiroide e, saturando la ghiandola di iodio stabile, contribuisce anche a proteggerla da una eventuale esposizione a radiazioni”, spiegano gli specialisti. “Solo in caso di una reale emergenza nucleare, al momento inesistente nel nostro Paese – concludono – sarà la Protezione civile a dare precise indicazioni su modalità e tempi di attuazione di un eventuale intervento di profilassi iodica su base farmacologica per l’intera popolazione”.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche