Ucraina: Msf, assistenza medica e psicologica in stazioni metro Kharkiv
Kharkiv, 15 apr. (Adnkronos Salute) – A Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina prima della guerra, con 1,8 milioni di persone, i team di Medici senza frontiere (Msf) offrono giorno e notte assistenza sanitaria di base e di salute mentale in diverse stazioni della metropolitana, dove si è rifugiato chi è rimasto per scampare ai continui bombardamenti in una città ormai svuotata. Lo riferisce un comunicato della ong. Attraverso ambulatori itineranti, Msf ha effettuato finora 510 consultazioni mediche soprattutto a persone anziane o in un difficile stato di salute per infezioni delle vie respiratorie, ipertensione, ma anche per le conseguenze legate alla vita nella metropolitana, come lo stress psicologico, in particolare di adolescenti e bambini.
“La città ora sembra deserta. Ci sono poche persone nelle strade e la maggior parte dei negozi sono chiusi – riferisce Michel-Olivier Lacharité, capo missione di Msf in Ucraina – Ci sono ancora alcune farmacie e mercati aperti in modo che le persone possano reperire del cibo, ma il mercato principale di Kharkiv è chiuso”. Dall’inizio del conflitto i bombardamenti sono stati continui, in particolare nella parte nord della città. “Si verificano ancora tutto il giorno, secondo uno schema abbastanza casuale. Le sirene avvertono le persone prima che accadano, anche attraverso un sistema di alert sugli smartphone. E’ decisamente ansiogeno sentire questi allarmi più volte al giorno”, continua Lacharité di Msf.
Per le 350mila persone che, secondo le autorità locali, sono rimaste in città, le stazioni della metropolitana sono il luogo più sicuro. “Ci sono tre linee della metropolitana nella città di Kharkiv e la maggior parte, se non tutte, sono in uso. Le vibrazioni dei bombardamenti in superficie si sentono anche qui sotto”, racconta Lacharitè. Ogni stazione ospita circa 100 persone durante il giorno, un numero che può facilmente raddoppiare o triplicare di notte.
“La maggior parte delle persone che vive nella metropolitana è anziana o vulnerabile. Sono lì da più di 40 giorni al freddo e all’umidità e dormono nelle tende”, prosegue il rappresentante della ong.
Msf ha allestito ambulatori itineranti in diverse stazioni delle tre linee della metropolitana e, nonostante il coprifuoco, le équipe possono spostarsi da una stazione all’altra attraverso i tunnel ed effettuare alcune visite mediche anche di notte.
Le équipe di Msf stanno inoltre distribuendo generi di prima necessità per la vita quotidiana: forni a microonde per scaldare il cibo, detergenti per la pulizia e filtri per avere acqua potabile durante la notte. “Ci sono tende e letti improvvisati allestiti dappertutto e questo dimostra che la situazione sanitaria nelle stazioni non è sempre ideale”, dice Guillaume Mongeau, medico dell’associazione.
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