Università: psicologi, ‘sì ad aiuto per studenti, c’è tanta sofferenza’
Milano, 23 set. (Adnkronos Salute) – “Lo psicologo per gli studenti universitari, un servizio di sostegno dedicato, è sicuramente una necessità molto importante. C’è stata la pandemia e c’è anche il clima generale che pesa. Oggi ero a Roma e ho visto dalle finestre i ragazzi che sfilavano alla manifestazione per l’ambiente. Molti erano adolescenti di 15-18 anni. Ho guardato i loro volti. In genere in queste occasioni dovrebbero essere volti allegri, perché sono momenti in cui si sta insieme, si manifesta il proprio pensiero. Invece ho visto in molti di questi ragazzi volti tesi, preoccupati. Confesso che sono proprio rimasto colpito. Mi sono detto: guarda questi ragazzi che vanno a manifestare per dire che hanno diritto ad avere un futuro. E’ qualcosa di molto forte da vedere. Si parla del diritto a esistere nel futuro, non solo a vivere bene, ma proprio a esistere, a stare in un mondo possibile. Siamo arrivati a dei temi e degli interrogativi drammatici”. E’ la riflessione di David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop).
L’esperto commenta all’Adnkronos Salute uno dei temi proposti in un documento firmato dal Movimento 5 Stelle a Milano. Fra gli impegni messi nero su bianco c’è quello per istituire lo psicologo nelle università. Per Lazzari questo è un tema importante. “E’ evidente che lo psicologo a supporto del mondo formativo non può riguardare solo la scuola, ma deve riguardare assolutamente anche l’università – ragiona – Esistono diverse esperienze a livello nazionale, molte università hanno istituito degli sportelli di counseling per i propri iscritti. Però è evidente che normare questa esperienza e generalizzarla è sicuramente una cosa importante. Spero si concretizzi una proposta di legge su questo nella prossima legislatura e che, al di là di chi sia il primo che la propone, ci sia un’adesione da parte poi di tutte le forze politiche. Su questo tema nell’ultima legislatura abbiamo registrato un’adesione trasversale”.
“Situazioni di ansia, depressione, malessere generalizzato, difficoltà nello studio e abbandono degli studi: sono queste le voci che si possono rilevare in questa fascia d’età – riporta l’esperto – La pandemia ha inciso molto: l’università è stata per 2 anni online e solo adesso sta tornando progressivamente in presenza, quindi è completamente venuto meno tutto il contesto di socializzazione”.
E poi c’è il clima generale, citato da Lazzari, che ne ha visto i segni sui visi dei ragazzi che hanno sfilato in difesa dell’ambiente nella Capitale. “Quando parliamo del nucleare parliamo della sopravvivenza dell’umanità – riflette – Siamo arrivati a punti talmente forti che interrogano le persone anche incosciamente e creano un clima difficile, che pesa sui giovani”.
Il presidente del Cnop racconta anche l’esperienza nella sua regione. “Io sono presidente degli psicologi dell’Umbria, oltre che presidente nazionale – ricorda – Nella mia regione abbiamo siglato un protocollo d’intesa con l’Ente per il diritto allo studio universitario che esiste in ogni regione e si occupa del supporto e l’assistenza agli studenti (Adisu), per dare il sostegno psicologico agli studenti dell’università di Perugia. Stiamo facendo un’esperienza di questo tipo e devo dire che è un tema molto sentito. Le indagini degli ultimi mesi ci fotografano il disagio psicologico non solo tra gli adolescenti, ma molto elevato e diffuso anche tra gli studenti universitari”. Ecco perché, conclude Lazzari, “se vogliamo aiutare questi ragazzi, se vogliamo aiutare anche la performance universitaria, sicuramente questo è un servizio che dobbiamo offrire”.
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