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Vaccini, Regioni: ‘monitoraggio continuo e incentivi per la prevenzione’

20 Luglio 2022

Roma, 20 lug. (Adnkronos Salute) – “Abbiamo gestito la pandemia con un sistema centralizzato per approvvigionamenti e indicazioni da dare alle aziende sanitarie. C’è un Dipartimento per l’emergenza infettiva che è di coordinamento e di monitoraggio stretto. Questo crea una certa competizione tra aziende. I risultati di questa organizzazione: siamo stati ai vertici della campagna vaccinale” anti-Covid “e primi, con il 100% di coperture, anche nel secondo booster nei fragili”. Così Carlo Picco, commissario Azienda zero Regione Piemonte, intervenendo alla tavola rotonda ‘Strategie, modelli e strumenti per una maggiore diffusione della vaccinazione dell’adulto anziano’, all’interno della settima edizione della due giorni – il 19 e 20 luglio a Roma e online – che Italia Longeva, di concerto con il ministero della Salute, dedica annualmente alla Long-term care.

Il modello messo a punto per l’emergenza Covid “è molto efficace anche sulla prenotazione online della vaccinazione”, che prevede, ricorda Picco, “la possibilità di cambiare” nella piattaforma l’appuntamento. Inoltre è stato positivo il “rapporto pubblico-privato, con i grandi hub realizzati grazie alla disponibilità di privati. Intendiamo procedere su questa strada”. Sulle altre vaccinazioni “siamo indietro perché ci siamo concentrati su questo. A Torino – riferisce il commissario piemontese – per pneumococcica e herpes zoster abbiamo previsto l’introduzione nel Pdta”, cioè nel piano terapeutico, “della raccomandazione alla vaccinazione e intendiamo, come prossimo step, che la struttura ospedaliera prenoti nel sistema l’attività in modo che ci sia link diretto tra diabetologo, ad esempio, e il sistema che lo deve prendere in carico” il paziente.

“Il modello che intendiamo portare avanti non è emergenziale, anche se per un po’ convive, ma l’Azienda zero, nata ieri – sottolinea Picco – dovrà fungere da monitoraggio stretto e settimanale”. Durante la campagna Covid, “tutti i giorni facevamo monitoraggio di ogni singola azienda e il webinar settimanale con i direttori delle aziende per prendere atto di criticità e creare una certa competizione. Abbiamo dato degli obiettivi su vaccinazione di Rsa molto sfidanti. Inizieremo lo stretto monitoraggio”.

Nel Veneto per la vaccinazione dell’anziano “portiamo avanti la vaccinazione per triade influenza, pneumococco e zoster”, afferma Michele Tonon, direzione regionale Prevenzione, sicurezza alimentare, veterinaria, nel suo intervento alla tavola rotonda di Italia Longeva. “Nella strategia – dettaglia – ci sono: la chiamata attiva dei 65enni; percorsi personalizzati di offerta per la vaccinazione del soggetto a rischio; co-somministrazione; rafforzamento del coinvolgimento del medico di medicina generale e la verifica della situazione vaccinale, oltre alla formazione degli operatori”.

Il trend dell’antinfluenzale, nell’ultimo anno, in Veneto “mostra che oltre il 90% delle somministrazioni sono fatte dal medico di medicina generale – evidenzia Tonon – Si stanno avvicinando le coperture per pneumococco e zoster per la co-somministrazione. Dai dati parziali sembra che quest’anno si possa migliorare”. In particolare, “l’anti-pneumococcico negli ultimi anni ha avuto un trend in incremento. Abbiamo fatto una campagna straordinaria nelle Rsa e nella popolazione anziana over 65, con un aumento dell’offerta in tutti gli over 65”. Sono vaccinazioni attenzionate anche quella per “difterite, tetano e pertosse”.

Nella campagna di vaccinazione anti-Covid “è stato fatto un portale che poi verrà implementato con le vaccinazioni di routine”, dice Camilla Sticchi, direttore Sc Coordinamento regionale Liguria delle attività di prevenzione ed epidemiologia (Alisa). “Si tratta di digitalizzare l’intero percorso con la possibilità di prevedere alert o notifiche per richiami o prevenzione. Riteniamo – rimarca – che molto debba essere affidato al medico di medicina generale e nelle campagne contro la triade influenza, pneumococcica e zoster si è sempre richiesta la loro collaborazione. La problematicità è la tutela dei dati personali per la gestione dei soggetti a rischio”.

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