Caradonna (Ferrovie Nord), ‘Nostro focus su accessibilità, periferie e sicurezza’
Milano, 17 apr. (Adnkronos) – In occasione dell’evento “Dalle Smart City alle Senseable City”, organizzato da Fnm, il principale Gruppo integrato nella mobilità sostenibile in Lombardia, il presidente di Ferrovie Nord Spa, Fulvio Caradonna, è intervenuto per esporre i principali focus dell’attività della società: “La nostra società si occupa della gestione dell’infrastruttura ferroviaria, di tutte le infrastrutture che riguardano le stazioni e dell’acquisto di treni. Ci occupiamo di 115 stazioni, 330 km di rete ferroviaria, di cui 215 elettrificati, e 900 treni. Tra il 2010 e il 2022 inoltre abbiamo visto investimenti per 700 milioni di euro. Nel nostro operato siamo guidati da tre principi fondamentali: l’accessibilità della mobilità, la sicurezza per la salute e l’attenzione alle periferie”.
“Il tema dell’accessibilità alla mobilità – ha continuato Caradonna – potrebbe essere riassunto nella necessità di abbattere ogni barriera architettonica presente nelle stazioni ferroviarie, così che le persone con disabilità possano accedervi senza difficoltà. Entro i prossimi anni contiamo di raggiungere questo risultato. Con l’Associazione nazionale ciechi abbiamo ideato un sistema molto particolare (che verrà adottato inizialmente nelle stazioni di Domodossola e Cadorna) che non sarà solo tattile e aiuterà le persone non vedenti mediante un supporto tecnologico. Dal punto di vista della sicurezza invece ci stiamo adoperando su più fronti, da una parte possiamo infatti contare su una rete di 2310 telecamere a circuito chiuso, dall’altra invece stiamo provvedendo all’installazione in ogni stazione di defibrillatori, così da poter intervenire celermente nel caso qualcuno si senta male quando si trova in stazione”.
L’ultimo punto focale della strategia di Ferrovie Nord Spa è quello dell’attenzione alle periferie, come ha voluto sottolineare in conclusione il presidente della società: “Milano è una metropoli attorno alla quale orbitano le periferie: chi si sposta con il treno infatti abita spesso in periferia e, quotidianamente, si reca prima in città per lavorare e torna poi a casa nelle aree periferiche. Proprio per questo motivo ritengo sia importante riuscire a spostare il baricentro verso queste realtà e investire nella ristrutturazione delle stazioni, omologandole dal punto di vista architettonico a quelle della città”.
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