Il drone-sub controlla le profondità oceaniche
(Adnkronos) – Un drone subacqueo per misurare la CO2 nel golfo dell’Alaska. E’ la tecnologia innovativa sperimentata dagli scienziati dell’Università dell’Alaska Fairbanks, che potrebbe rappresentare un importante passo avanti nel monitoraggio dei gas serra negli oceani. Questo perché finora la misurazione delle concentrazioni di CO2, un indicatore dell’acidificazione degli oceani, veniva effettuata principalmente da navi, boe e ormeggi, mentre il drone è progettato per immergersi a 1.000 metri di profondità, riuscendo così ad esplorare zone remote dell’oceano. E’ ad alte profondità infatti che l’aumento dell’acidità sta influenzando alcuni organismi marini, in particolare quelli che costruiscono conchiglie: un processo che potrebbe uccidere alcune specie o renderle più vulnerabili dai predatori.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche