(Adnkronos) – Sono passati quasi 12 anni da quando il terremoto più forte nella storia del Giappone provocò uno tsunami che ha ucciso più di 18.000 persone. Una delle sue “eredità” più preoccupanti sono gli 1,3 milioni di tonnellate di acqua provenienti dalla distrutta centrale nucleare di Fukushima. Il piano consiste nei prossimi mesi di rilasciare quest’acqua dopo averla “trattata” per rimuovere la maggior parte dei materiali radioattivi. Tuttavia, l’acqua contiene ancora trizio, una forma radioattiva naturale di idrogeno. Per questo alla decisione si sono opposti i paesi limitrofi al sito dell’impianto e soprattutto le comunità di pescatori locali.
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