Nespresso, in Italia cresce riciclo capsule con quasi 10.000 ton. recuperate dal 2011, +13%
Roma, 28 giu. (Adnkronos) – Nespresso, pioniera e punto di riferimento del caffè porzionato di alta qualità, presenta il primo Report di Impatto come Società Benefit in Italia, annunciando gli obiettivi raggiunti nel corso di oltre 11 anni di attività sul territorio e i nuovi traguardi entro il 2025: recuperare e riciclare oltre 600 tonnellate di alluminio e oltre 7.000 di caffè esausto per la produzione di compost per coltura del riso, con un investimento complessivo sul territorio di oltre 11 milioni di euro in attività di sostenibilità per la circolarità, il clima e le comunità.
“Nespresso per l’Italia. Un impegno a tutto tondo” è il messaggio alla base del primo Report d’Impatto, con cui l’azienda racconta la propria volontà di operare con cura, ogni giorno, nel rispetto del Pianeta e delle persone, per generare un impatto positivo e sostenibile per il Paese. Una sfida che l’azienda persegue nel nostro territorio attraverso l’omonimo programma ‘Nespresso per l’Italia’, l’insieme di iniziative a supporto del patrimonio ambientale, sociale e culturale italiano che si contraddistingue per riunire azioni concrete di natura diversa, ma tutte accomunate dall’obiettivo di rendere ogni tazza di caffè Nespresso sostenibile per l’ambiente, per la cultura e per le persone. In 12 anni sono stati investiti circa 8.5 milioni di euro per realizzare le iniziative e gli obiettivi legati a ciascuno dei tre pilastri della strategia di sostenibilità di Nespresso – Cura per la Circolarità, per il Clima e per le Comunità -, nella piena consapevolezza che il caffè può essere davvero una forza al servizio del bene comune. Ma non solo. Nel 2022, ogni tazza di Nespresso è stata certificata Carbon Neutral, una pietra miliare fondamentale che ha permesso di definire le prossime fasi del viaggio dell’azienda a tutela del clima: l’obiettivo è quello di ridurre le emissioni di GHG del 50% entro il 2030 rispetto alla baseline del 2018 attraverso azioni di riduzione e insetting, prevedendo di diventare Net Zero entro il 2050.
Fiore all’occhiello nella cura per la circolarità, il progetto “Da Chicco a Chicco” consente di trasformare l’alluminio delle capsule esauste in nuovi oggetti, mentre il caffè diventa compost utilizzato in una risaia italiana, e il riso donato al Banco Alimentare di Lombardia, Lazio, Piemonte e Puglia. Dal 2011, sono state recuperate quasi 10.000 tonnellate di capsule in alluminio esauste che hanno permesso di generare nuove risorse: circa 570 tonnellate di alluminio, 5.000 tonnellate di caffè esausto e più di 5.000 quintali di riso, equivalenti a circa 5 milioni di piatti destinati a chi ne ha più bisogno, con un incremento del +13% rispetto al 2021. Numeri che puntano a crescere ancora nel 2023, con l’obiettivo di raggiungere un ulteriore incremento nella raccolta e nella donazione di riso nel mese di dicembre, con un obiettivo di 1 milione di piatti di riso entro la fine del 2023.
Nel 2022 la raccolta ha permesso di recupere un totale di 1.700 tonnellate di capsule esauste con l’obiettivo di trasformare le due componenti, alluminio e caffè, in nuove risorse, in particolare più di 850 tonnellate di caffè e oltre 100 di alluminio. In crescita anche i risultati dei primi mesi del 2023 che con oltre 650 tonnellate (gennaio-aprile) segnano un primo +5% sulla raccolta.
Nato nel 2011 grazie a una convenzione con Cial (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e Cic (Consorzio Italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” permette ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso e nelle isole ecologiche partner dell’iniziativa, distribuite sul territorio nazionale (oltre 150 punti di raccolta in 80 città italiane). Una volta recuperate dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata, le capsule esauste vengono inviate per la lavorazione e il recupero presso un impianto in provincia di Brescia, dove l’alluminio viene separato dal caffè.
Presso l’impianto Garm – Gavardo Recupero Metalli, specializzato nel recupero di nuove materie prime e nella lavorazione delle capsule in alluminio, avviene il trattamento e la separazione dei due materiali che compongono la capsula esausta: l’alluminio è destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti come penne, biciclette, coltellini, mentre il caffè esausto viene inviato presso un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost e, successivamente, ceduto a una risaia in provincia di Novara. Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da Nespresso e infine donato al Banco Alimentare.
“Per il dodicesimo anno i risultati del progetto “Da Chicco a Chicco” ci rendono orgogliosi, e ancora più decisi nella volontà di limitare l’impatto ambientale del consumo di caffè in capsule, favorire il riciclo di alluminio in Italia e fare in modo che queste due azioni abbiano anche una ricaduta in positivo sulle persone – dichiara Silvia Totaro, Sustainability & Safety Health Environmental Manager di Nespresso Italiana. Un progetto che, attraverso la triangolazione con i partner coinvolti e l’impegno dei nostri clienti nel riportare le capsule esauste, ci permette di portare avanti e rendere ancora più forte la nostra strategia di sostenibilità. Abbiamo superato gli 8ML e mezzo di euro investiti in sostenibilità in Italia dal 2011 e il nostro obiettivo è di arrivare a 11ML entro il 2025, incrementando progetti e attività in Italia in grado di generare impatto positivo sul territorio, le comunità e il clima”.
“La raccolta differenziata degli imballaggi in oggi in occasione della quinta tappa della nostra campagna I cantieri della transizione ecologica che coniugano innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale”. alluminio pone il nostro Paese in una posizione di eccellenza nel panorama europeo, non soltanto per i dati di riciclo, abbiamo di fatto superato quota 70% , ma soprattutto per la capacità del Sistema Italia di valorizzare ogni tipologia di imballaggio, dal rigido al flessibile, e quindi non soltanto lattine per bevande, scatolame, bombolette spray ma anche vaschette, foglio sottile, tubetti e accessori più piccoli come tappi e chiusure. Continua Giuseppina Carmineo, Direttore Generale Consorzio CIAL: Lavoriamo quindi per un sempre più ampio impegno finalizzato al recupero di questo prezioso materiale, e in questa ottica si pone la collaborazione con Nespresso per il riciclo delle capsule del caffè in alluminio, un ulteriore passo avanti verso il nostro principale obiettivo: Zero Discarica, 100% Recupero”.
“L’Italia – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – deve accelerare il passo sul fronte dell’economia circolare, perché investire in questo settore significa aiutare l’ambiente, rilanciare l’economia, creare nuovi posti di lavoro e investimenti. Se da una parte sono tante e diverse le buone pratiche che in questi anni si sono sviluppate lungo la Penisola e che hanno per protagonisti cittadini, amministrazioni, tante aziende piccole e grandi; dall’altra parte è importante che a livello nazionale vengano rimosse quelle barriere non tecnologiche che frenano lo sviluppo di questo settore, e previsti interventi e politiche più lungimiranti ed efficaci. Il Paese ha bisogno di più impianti per il riciclo e il riuso, come ad esempio quello che abbiamo raccontato oggi a Gavardo (Bs). Il recupero e la lavorazione delle capsule esauste di caffè in alluminio da parte dell’impianto in provincia di Brescia e l’impegno di Nespresso verso una maggiore sostenibilità con il progetto “Da Chicco a Chicco” sono al centro della nostra quinta tappa della campagna nazionale di Legambiente I cantieri della transizione ecologica che si pone come obiettivo quello di raccontare dal Nord al Sud del Paese cantieri, esperienze virtuose e storie che vanno nella giusta direzione della transizione ecologica e che meritano di essere replicati”.
Quali sono stati i risultati delle varie città Italiane e i numeri più interessanti per quanto riguarda la raccolta di capsule esauste? Si parte quest’anno da Roma, dove sono state recuperate 234 tonnellate (+17% rispetto al 2021) seguita da Milano che resta in linea con lo scorso anno con le sue oltre 217 tonnellate. Ottimi risultati anche per Piacenza, Parma e Reggio Emilia con 184 tonnellate e un incremento del +15%, e poi Como, Brescia e Bergamo, con 120 tonnellate di capsule esauste e un +7%. Il gruppo Bologna, Rimini, Modena e Ferrara registra complessivamente 108 tonnellate e un +28%, seguite da Monza con 100 ton (a cui si uniscono dal 2021 le raccolte di Peschiera Borromeo e Varese). Firenze, con oltre 80 tonnellate, registra un +23%, mentre Genova conferma i dati del 2022 con circa 68 tonnellate, seguita da Venezia con 57 tonnellate e un +6%. Cresce la raccolta anche a Verona (45 ton + 73%) e Treviso con 43 tonnellate e un +12%. Troviamo poi anche Vicenza e Bolzano entrambe in crescita rispettivamente del 28% e 16% con 27 e 24 tonnellate, mentre Napoli raddoppia le tonnellate del 2021 con 10 ton e un incremento del 70%. In crescita anche Sassari, del 12% rispetto all’anno precedente.
Partendo dalle peculiarità del business e dai valori aziendali, il Report individua quattro macroaree che rappresentano le quattro finalità di beneficio comune, identificate al fine di perseguire effetti positivi e ridurre quelli negativi associati alle attività dell’azienda. All’interno di ciascuna delle quattro finalità sono stati inseriti nero su bianco i traguardi raggiunti per quell’area nel 2022 e fissati gli obiettivi verso cui tendere per ciascuno dei quattro ambiti nel 2023. Si parte dalla promozione di modelli di consumo circolare puntando a incrementare il numero di isole ecologiche in cui è possibile riconsegnare le capsule esauste (+13% entro il 2023) e di incrementare così le quantità di capsule raccolte di un +10% entro la fine dell’anno.
Si prosegue con gli aspetti legati all’inclusione raggiungendo il 50% di donne a tutti i livelli aziendali e l’inserimento, già avvenuto nel 2022, del congedo parentale per i papà o secondi caregiver retribuito al 100% all’interno del primo Manifesto per la Parità oltre i generi che racchiude gli 8 capisaldi dell’approccio di Nespresso alla parità in ambito salariale, di carriera, familiare e di comunicazione. Per quanto riguarda l’impatto sociale positivo sulle comunità, terza finalità di beneficio comune, questo comprende progetti quali “Le città che Respirano”, ideato in collaborazione con Legambiente, che ha portato finora alla riqualificazione e riforestazione di oltre 55.000 mq sul territorio italiano e che prevede per il 2023 di aggiungere ulteriori 15.000 mq attraverso la realizzazione di due nuovi interventi; il progetto N.E.M.O. che coinvolge giovani rifugiati e richiedenti asilo offrendo loro un’opportunità di lavoro all’interno delle Boutique; un ulteriore incremento del riso prodotto con il progetto Da Chicco a Chicco per arrivare a un +14% di tonnellate rispetto al 2022. Chiude il report l’impegno alla diffusione di una cultura basata sul consumo consapevole che racchiude le iniziative che hanno l’obiettivo di incentivare i clienti, primo motore del progetto “Da Chicco a Chicco” a partecipare al riciclo delle capsule.
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