Sociologo Angelini: “La prevenzione passa anche attraverso la cura dell’ambiente”
Roma, 5 mag. (Adnkronos Salute) – “Prendersi cura dell’ambiente per contrastare le sostanze che possono scatenare patologie, tra cui il tumore. Adottare un sano stile di vita e la cura dell’ambiente migliorano la nostra salute e aiutano a previene le principali malattie del nostro tempo. Bisogna considerare l’organismo nella sua interezza con lo scopo di favorire l’equilibrio interiore. E’ indispensabile agire su diversi piani per mantenere l’equilibrio tra individuo e ambiente in modo da realizzare un’efficace strategia di prevenzione e benessere”. Lo ha detto Aurelio Angelini, professore ordinario di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio dell’Università di Enna Kore, nell’introdurre la sessione dedicata al benessere e alla qualità della vita del terzo convegno nazionale ‘Curare è prendersi cura’, organizzato dall’Ail (Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma) dal titolo ‘Impatto ambientale e rischio sanitario’.
”La malattia – continua Angelini – è uno squilibrio tra fattori sociali, personali ed economici, e cause biologiche. Fra i fattori che provocano la malattia vi sono la paura, le tensioni emotive, gli agenti tossici presenti nell’aria, nel cibo e nell’acqua, l’eccesso di alcolici e di grassi alimentari, la carenza di esercizio fisico e di sufficienti periodi di riposo”.
“Iniziative come quella promossa da Ail – sottolinea Angelini – sono particolarmente importanti perché viene posto il tema di come mettere in campo una serie di attività prima che il cancro arrivi. Tra queste c’è anche il prendersi cura dell’ambiente per contrastare le sostanze che scatenano la malattia”. A tale proposito l’esperto segnala il bisogno di “politiche ambientali serie” che portino “alla riduzione di tutte quelle componenti che si depositano nell’ambiente e che respiriamo” per “ridurre gli elementi scatenanti” delle patologie ma, “allo stesso tempo – ricorda – c’è la necessità di improntare nuovi stili di vita più adeguati, attraverso attività fisica, alimentare ed educativa, così da poter dare un contributo alle politiche preventive e ambientali”.
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