Il sequestro di beni e crediti di imposta per un valore di oltre 140 milioni di euro è stato effettuato da militari della Guardia di Finanza di Bari nell’ambito di una inchiesta sul cosiddetto ‘bonus facciate’, una delle agevolazioni governative in campo edilizio. Il decreto preventivo d’urgenza riguarda beni che costituirebbero il profitto e il prodotto dei reati di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indebita compensazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Il provvedimento ha interessato un imprenditore barese attivo nel settore edile, attualmente unico indagato per quelle ipotesi di reato, oltre a 11 persone fisiche e 13 imprese che sono risultate ‘cedenti/cessionarie’ dei presunti crediti di imposta fittizi.
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