Le ricerche sul ghiaccio, le pietre e la terra della Marmolada sono troppo rischiose e si proseguirà solo dall’alto utilizzando droni ed elicotteri per individuare i resti dei dispersi e recuperarli. Sono le decisioni prese dai soccorritori visto che è “alquanto impossibile pensare che a più di 24 ore dal crollo possa esserci chi si sia salvato da un fiume di ghiaccio, sassi e rocce”. Una scelta che non mette in pericolo gli uomini che da ieri lavorano senza sosta e senza dimenticare che un altro blocco, alto 40-50 metri, è rimasto ‘sospeso’ e sembra destinato a franare, anche se è improbabile stabilire quando.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche