La condanna alla pena di morte per chi partecipa alle proteste scoppiate in Iran dopo la morte del Mahsa Amini è stata chiesta da un gruppo di 227 parlamentari che definiscono i dimostranti “nemici di Dio”. Nel comunicato diffuso dai parlamentari guidati da Ahmad Amirabadi Farahani si afferma che “gli Stati Uniti ed altri nemici hanno istigato e organizzato” le proteste, con “il finanziamento e l’invio di armi” ai dimostranti.
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