Italia, cresce in Italia rischio infezioni da zanzare
“In Italia sono previsti un aumentato rischio e un’aumentata aggressività di malattie infettive correlate al clima, in particolare quelle causate da vettori come le zanzare (quali la malaria, la Dengue, la febbre da Chikungunya, la febbre West Nile), oltre che le patologie trasmesse da pappataci (leishmaniosi) e zecche (malattia di Lyme, encefalite da zecche e babesiosi umana)”. E’ quanto prospettano gli esperti della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), in vista della Giornata mondiale dell’ambiente che si celebra il 5 giugno. Gli igienisti ricordano anche come, “secondo i dati dell’ultimo rapporto Eionet-Eea”, European Environment Information and Observation Network ed European Environment Agency, l’Italia sia “il Paese con il più alto numero di decessi in Europa attribuibili all’inquinamento ambientale, in particolare a quello atmosferico. Insieme all’Europa centro-orientale – evidenzia la Siti in una nota – l’Italia registra le concentrazioni più elevate di particolato, superiori al valore limite giornaliero dell’Ue per il Pm10, cioè le particelle di diametro aerodinamico inferiore o uguale a 10 micrometri. Ciò avviene in misura maggiore nel Nord Italia, dove la densità abitativa, l’industrializzazione e le condizioni geografiche favoriscono l’accumulo di inquinanti atmosferici nell’aria”.
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