“Aumentare i salari vuol dire rinnovare i contratti ma anche che è venuto il momento di introdurre un salario orario minimo sotto il quale nessuno deve essere pagato. Cinque-sei euro all’ora sono salari da fame che nessuno può percepire”. Lo ha detto ieri il leader Cgil Maurizio Landini dal palco della manifestazione a San Giovanni, a Roma.