Dai pizzini ai social network e post per comunicare tra clan mafiosi È questo il tema al centro dell’incontro tenutosi alla Camera dei deputati per la presentazione del rapporto “Le mafie nell’era digitale” a cura della Fondazione Magna Grecia. Lo studio, attraverso l’analisi di più di 50 profili Facebook, 30 Instagram, 1.500 video tra YouTube e TikTok e due milioni e mezzo di Tweet, si propone di raccontare l’utilizzo diffuso e capillare che fanno oggi le mafie degli strumenti digitali per favorire la loro attività
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