“Se un giornalista pubblica una notizia riservata su un’indagine giudiziaria la colpa non è sua e non può essere incriminato o censurato, ma di chi consente la diffusione o non vigila abbastanza”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo a un convegno dell’Ordine nazionale dei giornalisti.