“Le malattie del sangue, soprattutto quelle oncologiche, sono l’esempio di come la ricerca possa e debba trasformarsi in ricaduta sui pazienti con nuove terapie. Negli ultimi anni abbiamo studiato i meccanismi molecolari che portano alle diverse malattie e identificando le anomalie genetiche, abbiamo identificato degli obiettivi da colpire in maniera molto personalizzata. Sono state così disegnate delle terapie che hanno completamente stravolto l’aspettativa di vita dei pazienti”. Lo dice Paolo Ghia, professore di Oncologia Medica, università Vita-Salute San Raffaele di Milano, a valle della presentazione della campagna di Lilly Italy Hub “#SavingTime. Più tempo grazie alla ricerca sui tumori del sangue”.
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