A spingere all’insù i prezzi del petrolio sono stati gli annunci della Russia che ha confermato di mantenere la riduzione delle esportazioni di 300mila barili al giorno fino alla fine dell’anno e dell’Arabia Saudita che ha deciso di estendere il taglio alla sua produzione di greggio di 1 milioni di barili al giorno fino alla fine del 2023.