Salute: Corbetta (Sin), ‘neuroimaging e biomarcatori per diagnosi precoce malattie neurodegenerative’
“Per fare diagnosi precoce stiamo sviluppando metodi, come per esempio la Pet, che tracciano i marcatori e le proteine anomale che si accumulano nel cervello delle persone con la malattia di Alzheimer. C’è un filone di diagnosi precoce che si basa sul neuroimaging, un altro fondato sui biomarcatori. Nuovi metodi di diagnosi precoce sono fondamentali dal momento che alcune malattie degenerative, come l’Alzheimer, iniziano molti anni prima della manifestazione clinica. Il futuro sarà quello di fare delle campagne di screening a tappeto intorno ai 50 anni, per cercare di capire quali soggetti sono a rischio. Correggendo i fattori di rischio”, anche quelli legati agli stili di vita “si può abbattere del 45% il rischio di sviluppare demenza”. Sono le parole di Maurizio Corbetta, presidente del 55° Congresso della Società italiana di neurologia (Sin) organizzato presso il Centro congressi di Padova.
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