A un pubblico più giovane i dati si diffondo attraverso: “la semplificazione del linguaggio. Però i giovani, da questo punto di vista, ci riservano sempre grandi sorprese: sono ‘spugne’, quindi, hanno una capacità di memorizzare le informazioni piuttosto che di accoglierle. Lo sforzo che si fa è quello di andare incontro a loro non solo nella semplificazione del linguaggio, ma anche usando i registri più vicini a loro, come i social e le infografiche”. E’ quanto affermato da Serenella Ravioli, direttrice centrale per la comunicazione, informazione e servizi ai cittadini e agli utenti dell’Istat, a margine della terza giornata di lavori di StatisticAll, il festival della statistica e della demografia.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche