“In questo momento sms e messaggi su WhatsApp sono le metodologie di truffa che vanno per la maggiore. Il contenuto cambia spesso, ma il senso più o meno resta invariato: gli impostori si impersonano figli, nipoti, parenti che hanno un bisogno urgente di aiuto, di soldi naturalmente, e che poi spariscono dopo aver svaligiato i conti delle ignare vittime”. Lo dice all’Adnkronos Marco Camisani Calzolari, imprenditore, docente universitario ed esperto di comunicazione digitale.