Tumore endometrio, Campagnoli (Gsk): “Immunoterapia più chemioterapia per 3° e 4° stadio”
“Oggi commentiamo i primi risultati dello studio Ruby, che vede il dostarlimab in associazione a un trattamento chemioterapico nel trattamento delle pazienti con un tumore dell’endometrio in terzo stadio recidivato o quarto stadio metastatico”. Questo risultato è stato possibile “grazie allo sviluppo e alla conoscenza approfondita di quelli che sono i pathway patogenetici che permettono di categorizzare una parte di queste pazienti con alcune caratteristiche biomolecolari a cui si può proporre questo tipo di soluzione”. Così Elisabetta Campagnoli, direttore medico oncoematologia Gsk, alla conferenza stampa dedicata alla nuova opzione terapeutica di prima linea per le donne con carcinoma dell’endometrio primario avanzato o ricorrente, con deficit del sistema di mismatch repair (dMmr) e elevata instabilità dei microsatelliti (Msi-h). Si tratta dell’immunoterapia a base di dostarlimab in combinazione con la chemioterapia, che lo studio Ruby ha dimostrato essere efficace nel ridurre del 72% del rischio di progressione e del 68% di quello di morte rispetto alla sola chemioterapia.
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