Tumore ovarico, ginecologo Fagotti: “Con Occ vogliamo implementare best practice treatments”
“Siamo alla fine dell’Esgo 2025, un congresso eccezionale durante il quale abbiamo avuto il maggior numero di delegati mai presenti, provenienti da 115 Paesi nel mondo e 6 continenti. Abbiamo discusso di tantissimi temi scientifici ma abbiamo anche presentato l’Ovarian Cancer Commitment (Occ), una coalizione che vuole aumentare la comprensione e la conoscenza dei sintomi del tumore ovarico, del trattamento del tumore ovarico e implementare best practice treatments”. Così Anna Fagotti, professore di Ostetricia e Ginecologia dell’università Cattolica del Sacro Cuore e direttore dell’Unità operativa complessa presso Fondazione policlinico universitario A. Gemelli Irccs di Roma, in occasione della presentazione dei progetti e delle richieste dell’Ovarian Cancer Commitment (Occ), avvenuta a Roma nel giorno di chiusura del 26° Congresso della Società Europea di Oncologia Ginecologica (Esgo). Iniziativa europea promossa dalla Società europea di oncologia ginecologica (Esgo), dalla Rete europea dei gruppi di advocacy del cancro ginecologico (Engage) e da AstraZeneca, l’Occ ha l’obiettivo di migliorare la qualità di vita e la sopravvivenza delle donne colpite da carcinoma ovarico, promuovendo in particolar modo l’accesso ai test Hrd al momento della diagnosi, e di aumentare la consapevolezza di tutti i cittadini su una neoplasia sulla quale c’è ancora una scarsa informazione.
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