Tumori: de Marinis (Ieo), ‘osimertinib dopo chemio-radio aumenta sopravvivenza in cancro polmone non operabile’
“La sopravvivenza libera da progressione dei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule (Nsclc) localmente avanzato, non resecabile e con mutazioni di Egfr passa da cinque a 36 mesi se, dopo chemioterapia e radioterapia, si aggiunge osimertinib. Un dato, evidenziato dallo studio di fase III Laura, che rappresenta un nuovo standard. Il Servizio sanitario nazionale ha riconosciuto il valore di questo farmaco”. Lo ha detto Filippo de Marinis, direttore della divisione di Oncologia toracica dell’Istituto europeo di oncologia di Milano (Ieo) e presidente dell’Associazione italiana di oncologia toracica (Aiot), all’incontro per la stampa dedicato alle 2 nuove indicazioni approvate da Aifa per osimertinib nell’Nsclc con mutazione Egfr. L’evento si è svolto a Milano ed è stato organizzato da AstraZeneca Italia.
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