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Ustica, Amato: “Non ho elementi nuovi, rimesso sul tavolo ipotesi già accreditata”

4 Settembre 2023

“Io ho solo rimesso sul tavolo un’ipotesi già fortemente ritenuta credibile, non perché avessi nuovi elementi, ma per sollecitare chi li ha a parlare, a dire la verità. Non altro”. E’ quanto spiega a ‘La Verità’, l’ex presidente del consiglio Giuliano Amato rispondendo ad alcune domande che il quotidiano gli aveva inviato per avere chiarimenti rispetto alle parole sulla strage di Ustica rilasciate a ‘la Repubblica’. “Dei titoli con cui un articolo o un’intervista vengono presentati – lei lo sa quanto me – non risponde l’autore”, scrive Amato rivolgendosi al quotidiano aggiungendo di non aver raccontato “nulla di nuovo. Non era nelle mie possibilità, non era nelle mie intenzioni”. “Volevo riportare il tema all’attenzione, sollecitare chi potrebbe convalidare quell’ipotesi a parlare – prosegue Amato -Gli anni passano, le famiglie sono lì, convinte che la verità non sia ancora venuta fuori e i testimoni rimasti possono andarsene presto. Come può capitare a me, data la mia età”. Riguardo alle affermazioni su Bettino Craxi e alle repliche dei figli secondo i quali fece avvisare Gheddafi del bombardamento che si preparava sul suo quartier generale di Tripoli nel 1986, Amato replica: “Purtroppo non ricordo chi mi disse che era stato Craxi a informare Gheddafi anche se il ricordo è rimasto”. “Su chi informò Gheddafi è ben possibile che ci sia stata confusione di date – sottolinea – fra l’86 e l’80, quando secondo Luigi Zanda (ex portavoce di Cossiga ndr) oggi, furono i servizi. Onestamente non riesco a dire se la confusione l’ho fatta io o se l’ha fatta chi mi parlò di Craxi come informatore di Gheddafi”. Infine alla domanda della ‘Verità’, Amato replica che con le sue parole non aveva “nessuna intenzione di creare difficoltà al governo. Perché mai?”. “Se un ex presidente del Consiglio fa un’intervista e chiede le scuse al presidente francese per Ustica, dando per scontata una tesi smentita da una sentenza definitiva, non può poi dire ‘hanno sbagliato il titolo’ e ‘non ho nuovi elementi’, dopo aver creato aspettative nelle famiglie delle vittime e un incidente diplomatico con la Francia e la Nato. Le scuse sarebbero decisamente più appropriate”, scrive su X (ex Twitter) Carlo Calenda, leader di Azione, sulle nuove dichiarazioni di Giuliano Amato sulla strage di Ustica, in cui ha spiegato di non avere elementi nuovi.

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