“Il Registro di autoesclusione dovrebbe essere implementato anche negli ambienti di gioco terrestre del nostro Paese per poter garantire protezione ai soggetti maggiormente vulnerabili e per superare inutili provvedimenti come distanziometri ed orari”. Lo spiega, all’Adnkronos, il direttore Affari Istituzionali & Sviluppo Business di Codere, Marco Zega.